Saluzzo, Pagliaro: “Da noi Gatti giocava mezza punta”

Il calciomercato non dorme mai. Costantemente, ripetutamente. Trattative e rumors si miscelano, la notizia è il pane quotidiano. La campagna trasferimenti fornisce rimedi e soluzioni per quello che rappresenta il traguardo di una stagione. Per questo, molte società di Serie D sfruttano questa occasione per rinforzarsi ulteriormente.

Uno dei protagonisti principali in queste ultime ore di mercato è il Saluzzo, attualmente ultimo nel girone A, ed ex club di Federico Gatti, nuovo difensore della Juventus (a partire da Giugno). Proprio su questi temi si è gentilmente offerto Giorgio Pagliaro, team manager dei granata.

Movimenti in uscita per il Saluzzo

In merito all’apertura del mercato per i dilettanti fino al 6 Febbraio: “Stiamo monitorando alcune operazioni con società di Eccellenza. Per quanto riguarda le trattive con i professionisti, oggi abbiamo terminato il prestito di Nicolò Poppa (classe 2002) dall’Alessandria. Inoltre, abbiamo ceduto Domenico De Filippo (classe 2005) alla Salernitana“.

Una prima metà di campionato che vede al momento il Saluzzo in fondo alla classifica: “La situazione in termini di punteggio è drammatica. Guardare tutti dall’ultimo posto è complicato, ma noi ci crediamo. Vogliamo comprare in maniera intelligente, analizzando dei profili che ci possano veramente dare una mano per agganciare la zona play-out e giocarci tutto a Maggio“.

Federico Gatti, ex Saluzzo, autore di una grande stagione a Frosinone.

Difensore per caso

Il Saluzzo è il club che ha lanciato nel calcio Federico Gatti, nella stagione 2016/2017, all’epoca in un ruolo particolare. “Gatti è arrivato a Saluzzo come uno dei giocatori più ricercati del Piemonte. Si era creata una vera e propria asta con il Rivoli. Da noi non fece benissimo, ma perchè in quegli anni giocava ancora come mezza punta, infatti, la fortuna della sua carriera fu quella di ritornare al Pavarolo, dove lo spostarono al centro della difesa. Da li in avanti la scalata che l’ha portato al Frosinone e poi alla Juventus. Sono veramente contento per lui, voglio solo fargli il più grosso in bocca al lupo possibile“.

La cosa più bella è che da noi Gatti era un numero undici. Da quello che so è stato spostato in difesa per via della sue doti nel gioco aereo, da li in avanti non si è più mosso da quella posizione, peccato non averlo scoperto noi (ride n.d.r). Lui è l’esempio di come con la perseveranza si possano raggiungere certi risultati, dato che firmare con la Juventus è il sogno di tutti i bambini che vogliono giocare a calcio. Questo è un premio per le società dilettanti, perchè è la rappresentazione di come certe storie possano partire anche dal basso” chiude Pagliaro.

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