Dal 4 aprile 1923 al 2023: la Sambenedettese compie 100 anni. Una storia particolare quella del club marchigiano, piena di racconti positivi e negativi. Oggi milita in Serie D Girone F e è in piena lotta per la salvezza con una situazione societaria complicata alle spalle. Ben 21 campionati di Serie B collezionati e una Coppa Italia di Serie C oltre ad una vita nel professionismo: questo il curriculum di una società storica del calcio italiano.
San Benedetto del Tronto è vestita a festa per il centenario della Sambenedettese. Un compleanno speciale di una città che, fin dai giorni scorsi, si è colorata di rossoblù ovunque: negozi, balconi e persino le palme cittadine. Un evento sul quale l’associazione “Samb Legend”, curata da Remo Corci, ci ha messo lo zampino. Oltre 70 grandi giocatori del passato si sono dati appuntamento al vecchio stadio “Ballarin” per festeggiare lo storico evento e chiedere all’amministrazione comunale di salvare la Sambenedettese.
Nel primo pomeriggio ci sarà lo scambio delle maglie celebrative e verrà fatto vedere un video con tutte le imprese storiche della squadra marchigiana. Tanti gli auguri al club tra cui quello del portiere ex Inter Walter Zenga.
La Samb balla ancora e compie 100 anni di storia. Un cammino lungo e complicato quello della città affacciata sul mare, pieno di insidie ma di momenti iconici. A partire dalle due promozioni in B del 1956 e 1973. Indimenticabile la Sambenedettese di Ferruccio Zoboletti, storico presidente degli anni Ottanta, punto più alto del club. Quella promozione in Serie B del 1981 con capitano Luigi Cagni è rimasta nella storia.
Cadetteria sfiorata ancora una volta nel 2004-2005 quando fu il Napoli di Reja a salire di categoria dopo la finale playoff. Dopo la Coppa Italia di Serie C vinta nel 1992 contro il Siena, è iniziato il periodo nero della Samb: ben cinque fallimenti fino al 2023. Boniek, Ballardini, Colantuono, Gianni, Moriero sono solo alcuni degli storici allenatori passati per la città marchigiana. Chimenti, Consigli, Zenga, Cigarini, Tacconi e Visi i giocatori più rappresentativi.
Il presente però si chiama Serie D e la Sambenedettese avrà il compito di terminare la stagione degnamente per non rovinare 100 anni di storia pieni di momenti gloriosi.