Sambenedettese, striscione degli ultras del Bayern contro la demolizione del “Ballarin”
Lo stadio “Ballarin” di San Benedetto del Tronto rievoca sicuramente felici ricordi ai tifosi rossoblù. Tra quelle mura, infatti, la Samb raggiunse vette importanti e accolse grandi campioni. L’impianto non ospita più le gare della Sambenedettese dal 1985, decisione presa in seguito ad alcune vicende drammatiche di qualche anno prima. Nonostante questo, la città marchigiana si è sempre opposta alla demolizione del vecchio stadio facendo sentire il proprio malumore. Lo stesso, si è esteso anche in Germania, dove gli ultras “Schickeria” del Bayern Monaco, gemellati con la tifoseria rossoblù, hanno esposto uno striscione inerente alla vicenda.
Gli ultra del Bayern si schierano: “Non demolirete mai la storia rossoblù”
In occasione della trasferta di Bundesliga a Friburgo, gli ultras del Bayern Monaco hanno voluto esprimere, attraverso uno striscione, tutta la vicinanza al popolo sambenedettese per la decisione di demolire lo storico stadio “Ballarin” di San Benedetto del Tronto, casa di alcuni dei momenti più importanti della storia del club rossoblù, ma anche luogo di alcune indimenticabili tragedie del nostro calcio. Lo striscione dei bavaresi recita: “Potete demolire i gradoni, ma mai la memoria rossoblù”.
Un vero e proprio grido di riconoscenza nei confronti di uno stadio che ancora oggi racchiude i ricordi più felici di ogni amante della Sambenedettese. Non è la prima volta, però, che i tifosi bavaresi si schierano al fianco dei marchigiani, in quanto le due tifoserie sono legate da un duraturo gemellaggio sin dal 2005. I tedeschi, infatti, in occasione di un Sambendettese-Napoli rimasero piacevolmente colpiti dalla passione del tifo rossoblù a tal punto da voler approfondire questo rapporto tra le due curve.
Dalla promozione in B al rogo del “Ballarin”: la storia del vecchio stadio della Samb
Lo stadio Fratelli Ballarin è l’impianto calcistico che ha ospitato le gare interne della Sambenedettese dal 1931 al 1985. Qui la Samb ha raggiunto i migliori risultati sportivi della sua storia. Infatti risale proprio al 1981, l’ultima promozione dei rossoblù in Serie B, quando a difendere la porta dei marchigiani c’era Walter Zenga.
Il “vecchio” stadio di San Benedetto però è stato anche il teatro di vicende drammatiche che hanno portato negli anni successivi alla storica promozione, a delle riflessioni sulla sicurezza dell’impianto. Impossibile dimenticare il lutto del portiere dell’Ascoli, Roberto Strulli in occasione di un derby del 1965, o la morte di due ragazze in seguito al rogo avvenuto nella vecchia Curva Sud, proprio in occasione della promozione in Serie B del 1981. Successivamente al trasferimento del club rossoblù nel moderno stadio “Riviera delle Palme”, non è mai stato approvato un progetto di riqualificazione del vecchio “Ballarin” che verrà completamente demolito per fare spazio ad un nuovo parco urbano.