Dopo le tante voci e le concitate settimane che hanno seguito la fine della stagione 2021/22 la Sambenedettese torna a parlare. Lo fa in maniera dura e perentoria con un comunicato affidato ai propri canali social. Nel testo, la società divide e tratta i tre punti focali e più controversi emersi negli ultimi tempi contro l’attuale società rossoblu. Dalla possibile cessione del club fino alle contestate parole del presidente del Porto D’Ascoli Vittorio Massi.
Il primo punto che la società ha voluto chiarire riguarda alcune voci che vedevano la Sambenedettese in cerca di possibili acquirenti. “La società non è in vendita“, tuona a gran voce il comunicato. “La cosa sta diventando stucchevole e siamo già al lavoro per la prossima stagione“. Ma non solo; sempre nel testo, si vuole precisare anche un altro aspetto, quello riguardante alcuni nomi che sarebbero dovuti subentrare nella gestione del club. Anche qui, il comunicato si dimostra molto schietto e duro: “Sono comparsi poi nomi di persone inibite, in seguito a precedenti fallimenti, pertanto stando alla normativa sportiva, nessuna trattativa con loro potrebbe essere intavolata. Ribadiamo dunque, semmai ce ne fosse ancora bisogno, che non esistono trattative di cessione del club“. Se mai ce ne fossero stati dubbi, ora la società li ha voluti definitivamente smentire. Dopo la vittoria dei playoff l’attuale dirigenza della Samb vuole continuare a lavorare per riportare i rossoblu nel calcio che conta.
Ma la parte più dura e rumorosa è un’altra. In particolare, allo storico club marchigiano, non sarebbero andate giù alcune dichiarazioni del presidente del Porto D’Ascoli Vittorio Massi. Come si legge nella nota, questo avrebbe detto, in varie interviste frasi come: “la città è stata massacrata“, “Dopo tutti questi imprenditori di fuori, è ora di dire basta” e “sono pronto a salvare la Samb“. Queste avrebbero destato particolare fastidio all’attuale dirigenza rossoblu, anche vista la particolare relazione tra le due squadre. Infatti, Porto D’Ascoli oltre ad essere una società giovane e ambiziosa, da poco giunta ai massimi livelli del calcio dilettantistico, rappresenta un quartiere della più nota San Benedetto. Proprio questa loro vicinanza e rivalità, spiegherebbe come mai il discorso di Massi sembrerebbe aver dato particolarmente fastidio.
“Lo invitiamo affettuosamente a guardare in casa sua– tuona la società sul comunicato. “Sono giorni questi, fondamentali per la preparazione della prossima stagione e forse sarebbe meglio concentrarsi su questi aspetti, come stiamo facendo noi già da un po’. In ultimo, se come dice Massi la sua realtà societaria è un’oasi felice, un modello per tutti, come mai membri del suo staff tecnico della stagione scorsa chiamano Renzi per chiedere un posto al Samb affermando che non è tutto oro quello che luccica? Non vogliamo nessuna risposta, con tutto il rispetto non ci interessa quello che succede altrove, qualcuno però dovrebbe fare altrettanto“. La stagione non è neanche cominciata ma già, nella riviera delle Palme, il Derby comincia a farsi sentire.