Sambenedettese, dopo il cambio di denominazione il presidente Vittorio Massi e il sindaco di San Benedetto Antonio Spazzafumo si dicono soddisfatti di quanto raggiunto. In un’intervista video de “La Nuova Riviera”, il primo cittadino e il presidente parlano dopo la decisione straordinaria del presidente federale Gravina di trasformare il San Benedetto Calcio in Sambenedettese.
“I 100 anni della Sambenedettese – esordisce il sindaco Spazzafumo – non potevano passare inosservati. Abbiamo dovuto fare un percorso silente, per raggiungere obiettivi ambiziosi. Con un grande lavoro di squadra con il presidente Vittorio Massi siamo riusciti in poco tempo a raggiungere obiettivi insperati. C’è stata una grandissima sinergia e una grandissima collaborazione, ma entrambi volevamo riportare a San Benedetto il calcio e l’appartenenza, cosa che mancava da tantissimi anni”.
Il riferimento, non troppo velato, è alle vicende delle ultime proprietà di imprenditori non sambenedettesi.“Abbiamo detto basta – spiega il primo cittadino – a persone che venivano nella nostra città a depredare tutto ciò che avevamo di buono. Da questo momento iniziamo un percorso nuovo con gli imprenditori della nostra città, dove tutti quanti dobbiamo essere soddisfatti e ambiziosi. Vogliamo riportare il calcio che conta a San Benedetto e questa volta ci sono tutti gli ingredienti giusti per poterlo fare. I colori rossoblù devono rappresentare la città e le zone limitrofe”.
Il percorso che ha portato al cambio di denominazione è stato condiviso tra il sindaco Spazzafumo e Vittorio Massi, imprenditore, presidente di Porto d’Ascoli prima, di San Benedetto Calcio durante e ora della Sambenedettese. “Vittorio Massi – ha detto il sindaco – è un uomo coraggioso, perché si è messo in prima linea per affrontare questo percorso. Non era facile, ma ci ha messo tanta buona volontà: è una persona seria che ha sempre rispettato gli impegni. È stato un grande compagno di avventura: lo ringrazio per tutto ciò che abbiamo conquistato. Il lavoro di squadra ha pagato tantissimo”.
E’ stata fondamentale, inoltre, la lettera scritta da Spazzafumo al presidente federale Gravina per chiedere il cambio di denominazione. “Inizieremo il campionato – ha concluso Spazzafumo – con il nome Sambenedettese: la telefonata del presidente Gravina mi incoraggia ulteriormente perché si è fidato della mia lettera. Mi ha detto: ‘Mi fido di lei sindaco, so che insieme al presidente Massi state facendo delle belle cose. La città di San Benedetto ha bisogno di una squadra forte e ricrei l’appartenenza sportiva’. Ho iniziato a parlare con lui già da aprile, per affrontare argomenti diversi dal club. Sono contento perché abbiamo creato una sinergia anche con la Figc. Vogliamo che i tifosi si riaccostano alla Sambenedettese: con Vittorio Massi volevamo fare un regalo alla città in occasione del centenario, con la riorganizzazione di una società credibile. Ci siamo riusciti e adesso possiamo iniziare a festeggiare questi 100 anni”.
Quindi ha preso la parola Vittorio Massi. “Il sindaco Spazzafumo – ha detto – mi ha fatto iniziare questa avventura: dobbiamo essere soddisfatti di quanto raggiunto. Voglio ringraziare il presidente federale Gravina per la sua sensibilità nei confronti della nostra città dopo la lettera del sindaco. Ho impostato questo percorso prima da imprenditore e poi da tifoso: dovevamo creare basi solide per una nuova società. Le abbiamo create e ci hanno supportati in tanti. Mi inorgoglisce far rinascere l’amore per la squadra della città dopo anni insabbiati. Ci hanno supportato uno studio professionale e un giurista, il quale ci ha seguito in tutte le fasi delicati per arrivare a questo frangente. È stato determinante, però, il colloquio del sindaco con Gravina”.
“Con mio fratello – ha aggiunto – abbiamo fatto questo sacrificio di rilanciare il calcio a San Benedetto del Tronto. Più di sacrificio parlerei di amore per la città, che aveva bisogno di questo. Abbiamo combattuto insieme all’amministrazione comunale e il sindaco mi pregava di non rivelare nulla. Sono contento: non mi sto rendendo conto di quanto fatto, ma siamo stati professionali. Ho scelto gli uomini della San Benedetto Calcio, ovvero Fanesi e De Angelis: sono entrati ‘a gamba tesa’ e hanno mostrato alla città che si stava formando una grande squadra. Dei tifosi si sono complimentati perché stiamo facendo vivere loro un’estate bellissima, fatta di grandi acquisti. Si sta preparando una grande squadra dopo tanti anni. Poi la ciliegina della torta del cambio di denominazione”.
Massi, infine, fa una battuta sui 100 anni della Sambenedettese. “Abbiamo tempo di festeggiare il centenario fino al 4 aprile – ha concluso -. Prima di ora non si poteva festeggiare: al massimo si poteva mettere una bandiera rossoblù sul balcone come ho fatto io. Invito tutti a farlo, per fare vedere la nostra sambenedettesità. Siamo una città preziosa: tutti la vogliono, tutti la amano e tutti la contestano, però siamo la meraviglia della Riviera. Tutti vogliono far parte della Sambenedettese, ma De Angelis e mister Lauro scelgono i giocatori. Mi auguro che i tifosi siano il dodicesimo uomo in questa stagione: abbiamo bisogno di vedere il Riviera delle Palme in rossoblù. La Sambenedettese è la squadra da battere, ma così come deve essere”.