Lorenzo Collacchioni, ex Livorno, riparte alla guida del San Donato Tavernelle. Una piazza già conosciuta dall’allenatore, anche se in un’altra veste. Collacchioni, difatti, ha vestito la maglia gialloblu da calciatore per due stagioni, dal 2015 al 2017. Dopo aver lasciato un ottimo ricordo da giocatore, adesso vuole riconfermarsi nel suo nuovo ruolo.
L’allenatore ha deciso di sposare un “progetto ambizioso” – come dichiarato nel corso della conferenza stampa di presentazione – del club appena retrocesso in Serie D. Questa mattina Collacchioni si è presentato ai tifosi, nella sua prima uscita ufficiale da allenatore del San Donato Tavarnelle.
Il San Donato Tavarnelle è al lavoro per programmare la stagione del ritorno in Serie D, dopo la sconfitta ai play-out di Lega Pro contro l’Alessandria. Il compito di guidare la squadra per il prossimo campionato è stato affidato a Collacchioni che, questa mattina, si è presentato alla piazza: “La società si aspetta risposte innanzitutto da noi, dai giocatori allo staff. Dobbiamo darle in primis noi a chi ci ha dato fiducia. Adesso ho un ruolo diverso rispetto al passato da calciatore e dovrò farmi riconoscere in un’altra veste. Siamo partiti con il piede giusto, c’è feeling con il direttore e stiamo costruendo una squadra che ci possa rappresentare al meglio. Ci sono tutti buoni propositi per fare bene e allo stesso tempo allestire una squadra competitiva che possa divertirsi e far divertire”.
“Sarà un anno di ripartenza totale con tanti cambiamenti – spiega Collacchioni – a cominciare dal ruolo dell’allenatore. C’è una società che, prima ancora della retrocessione nei dilettanti, sta portando avanti un progetto ambizioso”. Le parole dell’allenatore lasciano ben sperare i tifosi per il futuro: “Si respira passione vera in questo percorso e non è un gioco di parole. Questa società sta costruendo un significativo blasone ed è per questo motivo che è estremamente stimolante essere qui“.
“Mi piace molto lavorare con i giovani, al di là del mio percorso da allenatore relativamente giovane. Dai dilettanti ai professionisti, serve sempre avere questo collegamento con i ragazzi. Dai più piccoli ai più grandi per una persona venire a giocare al San Donato Tavarnelle deve essere uno stimolo per arrivare poi in prima squadra”. Infine Collacchioni conclude: “Ero allo stadio in occasione della finale di ritorno della Primavera 4 allo stadio ‘Pianigiani’ con il Montevarchi e confermo che c’è forte attenzione su quel gruppo, così come i più piccoli. Non sono schiavo di un sistema di gioco prestabilito, dobbiamo mettere i giocatori nelle condizioni di esprimersi al meglio”.