Sancataldese, il giovane Sinatra: “Sogno il professionismo”
Giacomo Sinatra, attaccante classe ’03, nativo di Caltagirone, quest’anno si sta mettendo in luce con la maglia della Sancataldese sfornando buone prestazioni, con lo status di capocannoniere della squadra a pari merito con altri compagni.
Dopo la promozione in Serie D, il rinnovo con la Sancataldese
Uno dei pochi ad essere riconfermato dopo la cavalcata in D: “Dopo l’esaltante promozione dello scorso anno, la voglia di proseguire con il progetto verde-amaranto era la mia priorità e fortunatamente è stato così anche per la società. Purtroppo nella prima parte di stagione siamo stati sfortunati, la dea bendata ci remava contro e siamo finiti per essere poco sereni psicologicamente: mister Settineri da grande professionista qual’è si è fatto da parte per il bene della Sancataldese e dei suoi tifosi e questo gli fa onore. Non per caso gli è stato attribuito, proprio qualche giorno fa, il riconoscimento di migliore allenatore di eccellenza della stagione scorsa, è stato un privilegio esser stato allenato da lui e dal suo staff”.
La cura Giovanni Campanella
L’arrivo di Campanella in panchina è coinciso con i primi punti stagionali: “Con il nuovo mister ci stiamo trovando particolarmente bene, è una di quelle figure che centra ben poco con la Serie D e ci sta dando una grande mano. Oltre ai primi sei punti, la presenza di Campanella ha beneficiato al collettivo, facendoci maturare mentalmente, oltre all’avvenuta sintonia di squadra. Sotto il punto di vista tecnico è cambiata qualcosina, alcune idee sono diverse ma soprattutto anche gli 11 elementi titolari sono cambiati”.
La gioia del primo goal in Serie D
Contro l’Fc Messina il primo goal in Serie D: “Non so spiegare a parole l’emozione che ho provato nel segnare, è stato un qualcosa di veramente entusiasmante. Ogni giorno lavoro con determinazione e credo che la rete sia stata il giusto compenso. Cercherò sempre di dare il massimo, sia in allenamento che in partita, mettendo al primo posto sempre l’amore per questi colori e questo sport che fin da piccolo mi è stato accanto. Il settore giovanile è stato, infatti, fondamentale per il mio percorso di crescita: mi ha fatto diventare ragazzo quando ancora ero bambino e uomo quando ancora sono ragazzo: ho trascorso 7 anni meravigliosi tra Catania e Leonzio e un giorno vorrò tornarci per ringraziarli. Professionalmente il mio obiettivo è quello di crescere ogni giorno, lavorando sia sulla testa che sul campo nell’attesa di una chiamata in futuro nel professionismo”.
Obiettivo stagionale
Avvio con il freno a mano tirato, ma adesso l’obiettivo salvezza sembra concreto: “Ai nastri di partenza non c’è mai stato un vero e proprio obiettivo, se non quello di sudare la maglia e dare il massimo per questi colori. Siamo una matricola, arriviamo da una grande annata in Eccellenza e devo dire che mi aspettavo un livello più alto in D: noi siamo una buona squadra, con grandi capacità ma abbiamo perso il 90% delle gare a causa dell’errato approccio mentale. Detto ciò, è chiaro che per diversi motivi quest’anno dobbiamo cercare di ottenere la salvezza il prima possibile, senza complicarci la vita nelle ultime gare e cercare di offrire un bel calcio agli spettatori, i quali, penso, siano l’elemento fondamentale nel calcio”.
Articolo a cura di FILIPPO FERRANTE