Sangiovannese, parla Merli: “Aspettiamo giudice sportivo”

La sfida di domenica tra Sangiovannese e Grosseto, terminata 1-1 con reti di Sacchini (S) e Giustarini (G), non smette di far parlare per quanto accaduto prima dell’inizio del match, con le porte dello stadio “Virgilio Fedini” che erano 10 centimetri più basse della norma. A tal proposito è intervenuto ieri Marco Merli, presidente del Comitato della Sangiovannese.

Sangiovannese, Merli in conferenza sui fatti di domenica

Queste le parole del presidente del Comitato Biancoazzurro nel post partita: “Al di là della situazione dei centimetri, dal momento che l’arbitro, insieme ai capitani delle due squadre, ha deciso di far sanare la situazione e ha dato il fischio di inizio, per noi la partita si è svolta regolarmente. Se la squadra avversaria si sente di fare ricorso o di fare tutto quello che ritiene opportuno, non è compito nostro giudicare o prendere posizione.

Vediamo intanto ciò che stabilisce il giudice sportivo. Noi abbiamo piena fiducia nelle autorità competenti anche se nell’ultimo episodio con il Siena non è stato troppo benevolo nei nostri confronti. Vediamo quale sarà la decisione e poi valuteremo se ci saranno provvedimenti da prendere oppure no.

Merli: “Non mi è sembrata un’operazione da società importante come Grosseto”

Marco Merli ha poi continuato, commentando il modus operandi della società avversaria. “Rimane la delusione perchè secondo noi le partite si giocano in campo e non in altre sedi, i punti si fanno i campo. Lo spirito e l’anima di questa società e di chi ci sta intorno, dal punto di vista sportivo è ben diverso a volte di quello dei nostri avversari, come avvenuto in questo caso.
Ciò apre anche un panorama ampio per le prossime partite e per il futuro. Se il modo di fare punti non sarà solo più quello di prenderseli in campo con il merito ma di andare in giro nei vari campi di Toscana, Umbria, Lazio ecc con il metro, allora lo faremo anche noi.

Vedremo se c’è da misurare l’area di rigore, le porte, i pali, lunghezza e larghezza del campo, la distanza del dischetto, le uscite di sicurezza. Però mi sembra un compito non nostro, ecco. Rimane che non mi è sembrata un’operazione da società importante di una città come Grosseto, però ognuno pensa in casa sua e decide. Non ero negli spogliatoi e non sono sceso prima della partita quindi riporto solo le sensazioni che ho sentito da altri. Sembra proprio che non avessero una gran volontà di giocare la partita.

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Redazione