Sant’Agata, presentato il nuovo assetto societario italo-argentino
Il club biancazzurro siciliano presenta il nuovo quadro dirigenziale in vista della stagione 2024/2025
Il Città di Sant’Agata è pronto a scrivere il proprio futuro e lo farà con la nuova dirigenza italo-argentina. Nella giornata di mercoledì 19 giugno, infatti, è stato presentato il nuovo assetto societario che ha intenzione di proseguire con una linea molto simile a quella avuta fino a questo momento.
In sala, adibita apposta per l’occasione, erano presenti diverse persone. A partire dal direttore generale Gianluca Amata, unico membro che è rimasto dalla vecchia proprietà, che ha infatti iniziato il proprio discorso con un breve excursus sul recente passato del Città di Sant’Agata.
Insieme a lui, poi, anche il nuovo presidente e il vice presidente, entrambi di origine argentina, il nuovo direttore sportivo, ex Acireale, il direttore tecnico e il Sindaco della città di Sant’Agata di Militello, Bruno Mancuso. Assente invece, il nuovo consulente di mercato a causa di impegni improrogabili.
Dopo un’introduzione sui mesi di difficoltà attraversati dalla società biancazzurra, il DG Amata ha poi poi passato la parola ai componenti del nuovo organigramma societario. E alla fine, anche spazio per un appello. “Stateci vicini. Che sia con il venire allo stadio la domenica, sottoscrivere un abbonamento a inizio stagione o anche dandoci una mano in qualità di sponsor. Le chiacchiere le abbiamo fatte, ora è tempo dei fatti. Ma tutti dobbiamo essere protagonisti“.
Sant’Agata, il nuovo assetto societario
Il primo a parlare come anticipato, è stato il Direttore Generale Gianluca Amata, che ha esordito così.
“Voglio presentarvi il presente e il futuro di Sant’Agata. Ecco il nuovo presidente Maximiliano Sosa, argentino, 46enne, ex calciatore del Trapani quando ancora Eziolino Capuano era giovane. Presidente di una società di scouting sudamericana. È molto vicino a diverse squadre di prima divisione argentina, ma aveva il sogno di avere una sua società. Ha cercato di farlo e ci è riuscito con un gruppo di amici.
Poi ancora, presentando un altro membro. “Ecco Ariel Ojeda, vicepresidente, suo amico e compagno di squadra storico. Uno dei primi argentini a venire a giocare nel calcio dilettantistico siciliano. A sua volta anche Massimiliano Ferraro, direttore tecnico, è stato coinvolto. E infine Santo Russo, che compone la dirigenza del Sant’Agata, e che svolgerà il ruolo di direttore sportivo. Credo che senta la pressione di mettere in campo una grande squadra che porti avanti i valori del Città di Sant’Agata“, ha poi concluso Amata, scherzando.
“Come consulente di mercato – ha concluso il DG -, c’è anche Giuseppe Accardi, il nostro fiore all’occhiello. Ex calciatore del Palermo, procuratore internazionale con licenza FIFA, spesso in televisione, non è presente per motivi improrogabili. Ma lo vedrete prossimamente in altri impegni“.
Le parole del presidente e del vice presidente
A seguire, poi, è stato il turno del nuovo presidente del club siciliano, Maximiliano Sosa, che ha rilasciato le prime dichiarazioni, tutte in italiano. “Ringrazio tutti i presenti che sono stati molto gentili con noi. Arriviamo qui per vincere, per fare una bella figura. Abbiamo trovato una società molto ordinata e per noi questa è la cosa più importanti. Pensiamo di aver fatto la scelta giusta, non abbiamo mai trovato una società così seria come questa di Sant’Agata“.
A seguire, anche il vice presidente Ariel Ojeda è intervenuto. “Ho avuto la fortuna di giocare in più di 20 società siciliane, ma non ho mai trovato un’organizzazione seria come qui a Sant’Agata. Il nostro sogno è avere tra qualche anno 5 giocatori argentini e 5 ragazzi di Sant’Agata. Se così sarà avremo raggiunto il nostro obiettivo. Sono tifoso del Real Madrid – ha aggiunto dopo che il suo cellulare è squillato con la suoneria dell’inno dei blancos –, sono abituato a vincere. E noi qui veniamo per questo: per vincere“.
Le parole del nuovo direttore sportivo Santo Russo
A chiudere, poi, è stato anche il turno del nuovo direttore sportivo, l’ex Acireale e Akragas Santo Russo. Di seguito il suo intervento: “Abbiamo scelto Sant’Agata perché è una bella piazza, ma non solo.
Il progetto non è iniziato per caso, Sant’Agata era in difficoltà ma noi avevamo iniziato già a dicembre a metterci in contatto. Questo progetto prevedeva prima una collaborazione dall’argentina con qualche società disposta a credere in noi, ma quando c’è stata la disponibilità il presidente non ci ha pensato due volte, ha preso l’aereo e ha chiuso subito il passaggio di proprietà“.
“È un progetto a medio-lungo termine, che mira ad amalgamare giocatori sudamericani e italiani. Ho un’eredità pesante, quella del direttore Meli: il nostro progetto è sempre quello di stare attenti ai costi e avere dei buoni risultati sportivi. Partiamo in ritardo? No, prima del primo luglio non si può firmare quindi siamo tutti in pari. Partiamo da una prima Squadra facendo bene e mantenendo costi giusti senza spendere soldi per prendere il nome. E poi riuscire a coinvolgere la comunità con il settore giovanile“.