Tandara: “Seguo Lautaro e sogno i pro. ‘Squalo’? Lo inventò un giornalista”
Dal gol al Catania al secondo posto nella classifica marcatori del girone I. “Mi ero posto l’obiettivo di realizzare quindici gol. Contento di esserci riuscito”. La carta d’identità recita Romania, ma l’accento è marcatamente meridionale. La voce è quella di Madalin Tandara, attaccante del Santa Maria Cilento. Tra futuro, i 15 gol e Lautaro Martinez, lo ‘Squalo’ si è raccontato a seried24.com in esclusiva.
“Sono rumeno, ma sono arrivato qui quando avevo otto anni. Salernitana? Ero nel settore giovanile”. Un viaggio lungo 2000 Km. Dalla Romania all’Italia. Quella da poco conclusa con il Santa Maria Cilento è la sua miglior stagione a livello realizzativo. “Dei quindici gol che ho realizzato, solamente uno è arrivato su calcio di rigore. Siamo stati molto sfortunati sotto questo aspetto. Ne abbiamo ricevuti solo tre a favore”.
Santa Maria Cilento, Tandara: “Inizio stagione non facile”
Una piccola realtà. Una grande famiglia. “Ringrazio la società per la fiducia. Hanno creduto in me. Dallo staff tecnico fino ai compagni di squadra. Merito anche loro se ho raggiunto questo traguardo”. I suoi gol hanno trascinato il Santa Maria Cilento al raggiungimento dell’obiettivo. “E’ stata una stagione tranquilla. Volevamo la salvezza e l’abbiamo raggiunta con alcune giornate d’anticipo. Ad inizio anno c’era un gruppo nuovo. Non ti nascondo che non è stato facile – confessa Madalin – . Con il tempo ci siamo amalgamati e abbiamo creato un bel gruppo”.
Il secondo posto nella classifica marcatori non può (e forse, deve) passare inosservato. Qualche club di C ha già il mirino puntato sullo ‘Squalo’? “Adesso non ci penso. Sono in vacanza, ci sta lavorando il mio agente. Sono onesto, spero in una chiamata tra i professionisti. Credo sia un sogno per chiunque pratichi questo sport. Al momento, però, non penso al futuro”. Anche se, un dettaglio non passa inosservato. Tandara, infatti, costruisce la sua carriera calcistica quasi prettamente nel Sud Italia. “In passato ho avuto interessamenti da squadre del Nord Italia, ma non c’è stato nulla di concreto. Personalmente non mi pongo limiti. Vediamo il futuro cosa mi riserverà…”.
“Mi ispiro a Lautaro. Vi spiego il soprannome ‘Squalo'”
Il toro e lo squalo. Due animali feroci, aggressivi. Due creature legate a quelle che sono le caratteristiche tecniche (e non solo) di Madalin. “Sono un attaccante di movimento, attacco molto la profondità. Mi piace molto Lautaro ‘il toro’ Martinez. Ma anche Immobile. Il soprannome lo squalo? E’ nato ad Agropoli – afferma ridendo – . Andai lì a dicembre. Riuscii a segnare nove gol in sette partite, tutti da zona ravvicinata. Un giornalista, quindi, scrisse ‘Tandara, un autentico squalo d’area di rigore’. Da quel giorno tutti i miei compagni di squadra hanno iniziato a chiamarmi così: ‘Lo squalo’. E’ un soprannome che mi sono portato dietro in tutte le squadre in cui ho giocato”.