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Mario Santana, l’ala argentina che accettò la Serie D per amore del Palermo

Il cognome è pesante, e coincide con quello di uno dei chitarristi più importanti della storia della musica mondiale. Ma Mario Alberto Santana, nato quarant’anni fa a Comodoro Rivadavia (nel sud dell’Argentina), era abituato a fornire i suoi show su un campo di calcio. Sulla fascia destra, per la precisione. Chilometri su chilometri, macinati con ardore e sudore. Dal Venezia alla Fiorentina, passando per Napoli, Chievo Verona, Cesena, Torino e Genoa. Con una menzione d’eccezione. Una città nel cuore, su tutte: l’amata Palermo. Terra di fascino e consacrazione, il capoluogo siciliano ha fornito – all’ex centrocampista argentino – lo scenario ideale per spiccare il volo nel campionato italiano.

Gli esordi e la consacrazione

La Sicilia è l’isola che c’è. Della consacrazione e della gioia. Che ha regalato a Santana un sentimento diverso. Un amore sincero, corrisposto in più occasioni dal calciatore sudamericano. Un iniziale approccio nel 2002, dopo la prima esperienza italiana al Venezia, in cui Santana riesce a mettersi in evidenza e guadagnare la chiamata del Chievo, in Serie A, nella stagione successiva. Poi, il ritorno a Palermo nel biennio 2004-06. Due stagioni per assaporare la massima serie anche in maglia rosanero, con compagni che si imporranno sul tetto del mondo: Toni, Barzagli, Zaccardo, Barone. Francesco Guidolin a guidare l’orchestra dalla panchina.

Un viaggio lungo, tra Champions e retrocessioni

La definitiva esplosione nel campionato 2005/06 garantirà a Santana lo schiudersi delle porte dell’Europa dei grandi. La stagione successiva, infatti, Mario accetta l’offerta della Fiorentina di Cesare Prandelli, che gli regalerà il magico esordio delle notti di Champions League. Dopo il quinquennio in viola, inizierà un lungo girovagare per lo stivale italiano con Napoli, Cesena, Torino e Genoa.

Santana e Palermo, come un assolo di Carlos

Altro giro, altra corsa. Il richiamo del cuore prevarrà su qualsivoglia censura. Per Santana sarà nuovamente tempo di tornare a casa, in quella Sicilia che fu terra del sogno e del desiderato rilancio. Approdò in Serie D già in precedenza, con la Pro Patria, e vi tornerà a Palermo nella stagione 2019/20, riconquistando prontamente la Lega Pro. Il rapporto da calciatore con la società siciliana si chiuderà nella stagione successiva, con diciassette presenze e due reti (di cui uno decisivo nel derby con il Catania). Ma il forte legame tra l’ex esterno d’attacco argentino e il Palermo resta tangibile e profondo. Tant’è che l’argentino oggi ricopre il ruolo di collaboratore tecnico dello staff rosanero. Un rapporto intenso, bello da vivere. Come un assolo di chitarra di Carlos, l’altro Santana: uno dei più grandi artisti della storia recente della musica internazionale. Una storia tra le storie. Sipario.

A cura di Giuseppe Vitolo