La partita tra Sant’Angelo e United Riccione non sembra finita qua: dopo gli avvenimenti del match del girone D di Serie D, il giudice sportivo ha punito la società locale. Il Sant’Angelo è stato multato e giocherà una partita a porte chiuse.
Nella giornata di oggi il giudice sportivo ha reso noti i provvedimenti disciplinari presi nei confronti del Sant’Angelo. Come riportato nei giorni scorsi dalla redazione di SerieD24.com, durante la partita la squadra ospite ha subito pesanti offese. Le due società si erano fin da subito schierate, con un botta e risposta sui social ufficiali.
L’ultima parola al giudice sportivo. “Euro 2.500,00 e una gara a porte chiuse per il SANT’ANGELO. Per avere propri sostenitori, nel corso della gara, lanciato un tubo di plastica sul terreno di gioco che sfiorava un calciatore avversario. I medesimi, nel corso del secondo tempo ed in più occasioni, profferivano espressioni discriminatorie per motivi di razza all’indirizzo di alcuni calciatori di colore della squadra avversaria creando una situazione di tensione tra il pubblico presente in tribuna“.
Dunque una multa di €2.500,00 e una partita a porte chiuse ai danni del Sant’Angelo è quanto stabilito dal giudice sportivo.
Facciamo un passo indietro e ricapitoliamo l’accaduto. Durante il secondo tempo della partita tra Sant’Angelo e United Riccione di domenica 12 febbraio, la squadra ospite dichiara di aver subito pesanti minacce. Nel comunicato ufficiale non sono condannati i cori offensivi, ma anche il comportamento dei calciatori stessi.
In risposta i padroni di casa smentiscono quanto detto dagli avversari con un post sui profili social. Nello stesso dichiarano anche le pessime condizioni degli spogliatoi dello United Riccione, sottolineando così il loro comportamento scorretto. Oggi però l’epilogo: arrivano la multa e la decisione di giocare una partita a porte chiuse ai danni del Sant’Angelo.