Sarnese rinata con Cavallaro: da cura a certezza in cinque gare | FOCUS
La Sarnese di Giovanni Cavallaro vola: in cinque gare è cambiato il volto della stagione granata
Da quando Giovanni Cavallaro ha preso le redini della Sarnese, cinque turni fa, la squadra campana ha conosciuto una vera e propria metamorfosi. Con tre vittorie e due pareggi contro alcune delle formazioni più temibili del girone G, uno dei più equilibrati di Serie D, la Sarnese si è affermata come una delle squadre più in forma del momento.
Il percorso positivo è iniziato con una vittoria di misura per 1-0 contro l’Anzio, la prima di tre “capoliste” incontrate in questo tour de force. Un successo che ha infuso fiducia nel gruppo e nell’ambiente, permettendo di affrontare con determinazione la difficile trasferta in Sardegna contro l’Ilvamaddalena. Nonostante le insidie del campo esterno, la Sarnese è riuscita a imporsi per 2-1, dimostrando carattere e capacità di gestione dei momenti cruciali della partita.
Terzo impegno sotto la guida di Cavallaro il pareggio contro il Cassino, la “seconda capolista” incrociata in pochi giorni. Nonostante lo 0-0, la partita ha evidenziato la consueta solidità difensiva della squadra ma anche una maturità tattica. Successivamente, la sfida in trasferta contro la “terza capolista”, quel Guidonia Montecelio che ha lasciato la Serie C l’anno scorso nelle vesti del Monterosi Tuscia ed è quindi una delle pretendenti alla vittoria finale. Gara conclusa con un combattuto 1-1, arrivato anche fortunosamente per una rovinosa e goffa autorete della formazione laziale. Un risultato che ha comunque confermato la crescita della squadra, capace di tenere testa a formazioni di alto livello.
Il culmine di questa serie positiva, però, è arrivato con la roboante vittoria per 4-2 contro il Trastevere al Felice Squitieri. Un gioco offensivo brillante, in un match che ha visto due riagganci agli amaranto (due volte in vantaggio in 13′) e la rimonta granata finale. L’attacco, che nelle precedenti partite aveva mostrato segnali di miglioramento, ha trovato la sua piena espressione. Erano mancate in questo avvio le giocate del marocchino Soufiane Lagzir, che adesso si è sbloccato dal punto di vista realizzato. Con la doppietta personale e un assist meraviglioso, può aver dato il “la” a una stagione totalmente differente per la Sarnese.
Sarnese, la cura Cavallaro non è più una semplice cura
La trasformazione della squadra è evidente, non solo nei risultati, ma anche nell’atteggiamento in campo. Quello che ha cercato (e trovato) da subito Giovanni Cavallaro, arrivato sulla panchina granata forse nel momento peggiore della stagione, con tre partite da giocare in appena otto giorni e… che partite!
Cavallaro ha saputo toccare le corde giuste al momento opportuno. Dapprima si è concentrato sull’infondere cattiveria e fiducia in se stessi, giocando su un paio concetti tattici di base. Solo dopo aver superato con 7 punti l’Anzio, l’Ilvamaddalena e il Cassino e dopo aver resistito all’urto della trasferta col Guidonia Montecelio, l’allenatore ex Nocerina e Nola ha messo i puntini sulle “i” dal punto di vista tattico. Il 4-2 al Trastevere è la serratura da cui si può sbirciare il resto del campionato.
La rivoluzione tattica di Cavallaro: quante sorprese nel suo 3-5-2
Dal 4-3-3 visto sotto Massimo Agovino, che nonostante il calcio coraggioso e propositivo dell’allenatore ha raccolto solo 6 punti in 6 partite, la Sarnese è passata al 3-5-2 di Giovanni Cavallaro. Un tremendo cambio di rotta tattico, che i calciatori granata hanno accolto e fatto proprio nel giro di pochissime settimane. Molti poi i calciatori che, forti dell’arrivo del nuovo allenatore e di questa svolta nel modulo, sono riusciti a farsi notare.
Dal centrale difensivo classe 2003 Niccolò Samotti, un ragazzone cresciuto del vivaio dell’Udinese che ha saputo prendersi il posto di terzo centrale al fianco di Pezzi e Altobelli, fino a Raffaele Maresca e Valerio Labriola, con il primo utile in fase di interdizione e transizione e con il secondo, ex Napoli, bravo ad attaccare la profondità per andare spessissimo a tirare. La cessione dell’attaccante argentino Lautaro Fernandez alla Cairese sarà meno sofferta se il marocchino Lagzir o l’ex Trapani Montini continueranno a intendersi come fatto contro il Trastevere. E all’appello del gol manca ancora uno degli ultimi arrivati, Lorenzo Liurni…