Emanuele Filiberto torna a parlare del Savoia. Attraverso una lettera pubblicata sui canali social del club campano ha voluto fare chiarezza sulle ultime situazioni, in particolare sullo stadio.
Si continua stupidamente, per scopi personali, fini politici o forse per la paura di essere controparte o di non essere parte, a denigrare anche chi cerca di lavorare per costruire e cambiare la città. Il Savoia è Torre Annunziata, è passione, amore e tradizione. Oggi possiamo essere noi i presidenti del Savoia, domani altri ma la fede resterà sempre. Oggi ci siamo noi, e stiamo facendo sacrifici, lottando e investendo per portare il Savoia nei campi che contano, per ritornare a prima del fallimento dell’ultimo campionato disputato in Serie B.
Ma per poter dare concretezza e realtà al nostro impegno e portare avanti il progetto Savoia, è essenziale uno stadio adeguato, da cui non si può immaginare di prescindere. Quello che abbiamo visto negli ultimi mesi ci sembra paradossale al limite dell’assurdo, e la cosa più triste è che pare che l’unica certezza, nonostante il manto erboso omologato, è uno stadio non adatto per la Lega Pro e non consegnato entro giugno. Mi sento a questo punto di chiarire con fermezza a tutti che la Casa Reale Holding spa non ha colori politici, non ha un Sindaco da proporre, ne da sostenere.
Il nostro sindaco, di qualsiasi colore politico, è il Sindaco che cammina fra la gente, accompagna i figli a scuola, gira in città e ne vive i problemi. Il nostro Sindaco deve necessariamente avere un percorso e un curriculum di rispetto lontano dalla politica degli ultimi 20 anni. Noi sosteniamo quel Sindaco che una volta ottenuta la carica come primo atto si preoccuperà di dare alla città uno stadio all‘altezza del Savoia che vogliamo. Il Giraud è stato realizzato per la Serie B, è patrimonio della comunità e nessuno può toccarlo.
Il Calcio non produce utili, comporta impegno e risorse. Il nostro agire è mosso dalla voglia di fare sport, onorare una passione e creare una motivazione sociale. Nazario mi racconta con nostalgia le famiglie intere camminare per il corso con le bandiere per recarsi allo stadio a vedere le partite, tutti uniti padri e figli per un solo credo, il Savoia. È questo che voglio ridare alla città. Ridare ai Torresi il Giraud luogo di aggregazione pronto per una squadra all’altezza di categorie superiori.
Oggi quello stadio è divenuto il paradigma della politica che ha gestito negli ultimi 20 anni la città. Aderire alle nostre richieste significa fare l’interesse di Torre Annunziata!!! Il mio è un messaggio di esortazione a non rinunciare ad avere la città che vogliamo, di non stancarci di lottare per lasciare ai nostri figli una realtà migliore e opportunità concrete. Il Savoia è patrimonio della città e finché ci saremo noi combatteremo fino all’ultimo respiro. Il nostro unico interesse è l’interesse di tutta la città, un Savoia all’altezza del sogno torrese che stiamo cercando di trasformare in realtà“.