Schelotto: “Voglio fare altri 3-4 anni da calciatore e concludere la carriera in Italia”
L’ex Catania, Cesena, Inter e Brighton Schelotto vuole ripartire da un nuovo progetto.
“Voglio continuare a giocare a calcio, a 35 anni mi sento ancora in forma“. Questo è il principale obiettivo di Ezequiel Schelotto, centrocampista argentino con centinaia di presenze nel campionato italiano che ha parlato ai microfoni di Seried24.com.
Dopo tante esperienze in Serie A con Catania, Cesena, Inter, Parma, Atalanta e Chievo Verona e avventure all’estero, “Il galgo” un anno fa ha deciso di ripartire dalla penisola tricolore sposando il progetto del Barletta in Serie D. Un avventura partita bene ma che poi si è conclusa con la rescissione nel mese di aprile e la successiva retrocessione dei biancorossi in Eccellenza.
La nuova ripartenza
A 35 anni Schelotto non vuole smettere di giocare con un occhio un domani su un futuro in panchina: “La mia idea è poi di fare il corso da allenatore a Coverciano per iniziare già a studiare ed essere pronto per dopo il ritiro, ma a 35 anni mi sento ancora in grado di giocare ad alti livelli. La mia idea è di fare altri 3-4 anni da calciatore.
Sulla categoria da cui vuole ripartire l’esterno argentino è chiaro: “Io amo tantissimo l’Italia e la mia idea è quella di chiudere proprio la mia carriera in un paese che per me è casa mia. La categoria non mi interessa, negli ultimi due anni ho giocato tra Serie B argentina e D italiana. Io voglio solo abbracciare un progetto vincente. Sia una Serie C che una Serie D mi andrebbero bene, basta entrare in un ambiente pulito a cui posso dare tanto“.
Schelotto: “Cesena rimane nel mio cuore”
Nell’ultima stagione il Cesena è ritornato in Serie B, Schelotto è stato uno dei protagonisti della scalata tra la C e la A tra il 2009 e 2011: “Cesena è una citta che è nel mio cuore e nei pensieri, ero presente alla festa al Manuzzi dopo la gara contro il Pescara. La gente si ricorda ancora di me e ho una grande stima del presidente, spero per loro che possano tornare in A prima o poi”.
“Un aneddoto di Cesena? Sono tanti ma uno tra i miei preferiti è il gol promozione dalla C alla B contro la Spal. Mi ricordo ancora la partita all’Olimpico contro la Roma da primi in classifica dopo la vittoria contro il Milan di Allegri. Mi sono trovato sia in squadra che contro dei campioni che vedevo solo alla tv o alla playstation”.
Schelotto: “I tifosi dell’Inter mi ricordano ancora il gol contro il Milan”
Il 24 Febbraio 2013 al minuto settantadue Schelotto entra nella storia del derby con il gol del definitivo uno a uno: “L’Inter è un esperienza breve ma posso dire di avere segnato un gol al primo derby e questa cosa me la ricordano ancora i tifosi nerazzurri e ogni volta che ci ripenso mi vengono i brividi dall’emozione. A oggi è la squadra più forte d’Italia grazie al grande lavoro di Marotta e Ausilio e penso che siano ancora loro la squadra da battere“.
Schelotto: “Dopo i primi sei mesi a Barletta mi sono sentito solo”
“La mia ultima avventura a Barletta è partita molto bene nei primi sei mesi. Ho avuto l’occasione di lavorare con Ciro Ginestra, un allenatore che merita molto di più e che spero possa fare bene con la Virtus Francavilla. A Barletta quando si vinceva si vinceva tutti ma quando si perdeva diventavo tra i principali responsabili anche quando ero fuori per infortunio. Dopo Natale sono cambiate tantissime cose con gli addii di Pavarese e Ginestra e mi sono trovato in situazione difficile da capitano. Mi sono sentito solo e a un tratto sono diventato il capro espiatorio di una situazione che si è ribaltata da un momento all’altro”.
Chiude Schelotto: “Si sono dette tante bugie sul mio conto e ma a me non sono mai importati dei soldi. Nonostante tutto comunque ringrazio sempre i tifosi che sono stati gentili nei miei confronti, Ciro Ginestra e il presidente Dimiccoli“.