Scontri post Gallipoli-Nardò: la Questura notifica Daspo, arresti e denunce a più tifosi
Arrivano i primi provvedimenti della Questura di Lecce dopo gli scontri in Gallipoli-Nardò del 18 febbraio, terminata 2-0 in favore della squadra di casa. Dopo il match – che ha visto a sorpresa trionfare il Gallipoli, in lotta per la salvezza – le due tifoserie sono venute a contatto per pochissimo tempo. Scontri che non hanno provocato lesioni gravi o danneggiamenti. Nonostante ciò, gli agenti del Commissariato di Polizia di Stato di Gallipoli e Nardò, grazie anche al supporto della Digos, hanno individuato immediatamente tre tifosi.
Al termine delle operazioni, anche grazie al successivo lavoro di visione delle immagini registrate, la Polizia ha individuato dieci tifosi. Cinque del Gallipoli, cinque del Nardò. Nella mattinata di oggi, 29 febbraio, sono scattati dunque provvedimenti. Un arresto, dieci denunce, un Daspo, tre fogli di via e sanzioni del codice della strada. Di seguito la nota della Questura di Lecce.
Scontri post Gallipoli-Nardò: la nota della Questura di Lecce
Questa la nota della Questura di Lecce dopo aver emesso i provvedimenti nei confronti dei tifosi coinvolti. “È di un arresto, 10 denunce, 1 daspo e due sanzioni al Codice della Strada il bilancio dell’attività investigativa portata avanti dagli agenti del Commissariato di P.S. di Gallipoli, del Commissariato di P.S. di Nardò e della Digos della Questura di Lecce, dopo i tafferugli avvenuti al termine del derby Gallipoli – Nardò di domenica 18 febbraio u.s. Al termine dell’incontro di calcio, dopo il deflusso dalla struttura sportiva di tutti i tifosi, si è verificato un momento di contatto tra alcuni esponenti delle due tifoserie, travisati con sciarpe e cappucci di felpe, armati di aste di bandiere e oggetti contundenti.
Il contatto tra i facinorosi è durato poco meno di un minuto e non ha provocato danneggiamenti e lesioni gravi. Sedata la rissa, gli agenti del Commissariato di P.S. di Gallipoli e di Nardò, oltre che della Digos, hanno individuato e fermato subito 3 tifosi ospiti che poco prima avevano partecipato ai tafferugli ed avevano evidenti segni di scontro fisico. Tra questi, il conducente di un’auto che è stato arrestato e posto ai domiciliari per il reato di resistenza aggravata a pubblico ufficiale e che, dopo l’udienza di convalida, ha patteggiato la pena a 4 mesi, pena sospesa”.
Il resto del comunicato
La nota poi prosegue: “E’ stato, altresì, raggiunto dal provvedimento di DASPO della durata di 3 anni. Il neretino è stato sanzionato anche per violazione al codice della strada considerato che, nell’occasione, ha trasportato 7 persone, oltre il limite previsto dal libretto di circolazione. Successivamente ha effettuato una manovra azzardata con il superamento del limite di velocità, tanto da mettere a rischio l’incolumità di un poliziotto impegnato nell’atto di identificazione dei soggetti.
Attraverso il successivo lavoro di visione delle immagini registrate dagli operatori della polizia scientifica del Commissariato di P.S. di Gallipoli e dal riconoscimento diretto effettuato dai poliziotti in servizio, gli investigatori hanno individuato e sanzionato complessivamente di 10 tifosi, di cui 5 gallipolini e 5 neretini che hanno ricevuto denunce a vario titolo per rissa aggravata e porto abusivo di armi od oggetti atti ad offendere, ai sensi della normativa in tema di manifestazioni sportive. 3 tifosi neretini identificati hanno ricevuto 3 provvedimenti di foglio di via obbligatorio, che impediscono loro di tornare nel comune di Gallipoli per un periodo di tempo determinato. Per tutti gli altri è in corso di valutazione l’adozione da parte del Questore di opportune misure di prevenzione. Prosegue l’attività info-investigativa al fine di individuare ulteriori facinorosi”.