Scontri nel pre gara di Molfetta-Altamura, Bufi: “Questi non sono tifosi”
Un bruttissimo episodio quello andato in scena nella giornata di ieri allo stadio “Paolo Poli” di Molfetta dove si è svolta la gara valida per la 15° giornata del girone H di Serie D tra Molfetta e Team Altamura. In sostanza gli ultras delle due squadre nel pre-gara sono entrate in contatto e da quel momento è successo di tutto tra disordini, proseguiti anche all’interno dell’impianto, e furto di materiale ultras. Il bilancio, al momento, è di un ferito, trasportato immediatamente in ospedale. Si tratterebbe di un supporter del Molfetta al quale sarebbe stata anche portata via la sciarpa. Le indagini sono affidate ai militari della locale Compagnia, che stanno esaminando i filmati delle telecamere di videosorveglianza. Diversi anche i danni allo stadio, con seggiolini divelti e servizi igienici distrutti.
Gli scontri sono stati sedati, non senza fatica, dalle forze dell’ordine. Gli investigatori stanno indagando sull’accaduto per risalire ai responsabili del fatto.
La gara è terminata a reti bianche senza particolari sussulti da ambo le parti. Osservando la classifica il risultato maturato al termine dei novanta minuti soddisfa maggiormente i padroni di casa che allungano a più tre sulla zona playout. In casa Altamura, invece, la situazione rimane invariata: diciassettesima posizione con 14 punti all’attivo.
Molfetta, Bufi: “Si intervenga subito, questi non sono tifosi”
Da registrare, poi, il duro sfogo del vice presidente e dell’amministratore delegato del Molfetta Savario Bufi che ha condannato esplicitamente l’episodio nella conferenza stampa post gara. Ecco le sue parole: “Quello che è successo prima del fischio di inizio non dovrebbe mai accadere. Purtroppo c’è stato un attacco vigliacco ottemperato da persone che non sono da considerarsi tifosi” – sentenzia Bufi.
“Negli scontri ad avere la peggio è stato un tifoso che è dovuto andare al Pronto Soccorso. La sua unica colpa? Avere addosso la sciarpa della propria squadra del cuore. Noi come Molfetta andremo fino in fondo per assicurarci che queste persone non entrino più allo stadio”.