Scontri Nocerina-Brindisi, emesse misure cautelari per sei ultras

La Procura della Repubblica, presso il Tribunale di Nocera Inferiore, ha emesso misure cautelari per sei ultras: tre della Nocerina ed altri tre del Brindisi. Altri diciotto tifosi risultano indagati. I provvedimenti riguardano gli scontri che hanno visto protagoniste le due tifoserie lo scorso 16 ottobre, fuori dallo stadio “San Francesco“. In occasione della partita furono novanta i biglietti a disposizione per i tifosi brindisini, proprio per motivi di ordine pubblico. Tuttavia, dato quanto accaduto, non si è riusciti ad evitare il peggio.

I tifosi ospiti fecero ingresso nello stadio solo all’intervallo della partita tra Nocerina e Brindisi. Nel pomeriggio del 16 ottobre anche il presidente del Brindisi Daniele Arigliano intervenne sull’argomento. “Restringere a 90 tifosi ospiti la trasferta per poi lasciare 300 tifosi fuori a uccidersi di botte, è assurdo. Complimenti a chi ha gestito il servizio d’ordine di questa partita”.

I provvedimenti della Procura della Repubblica dopo gli scontri tra ultras della Nocerina e del Brindisi

Nel comunicato della Procura della Repubblica si legge: “Personale del Commissariato di P.S. di Nocera Inferiore e della Questura di Brindisi, nell’ambito dell’attività di indagine coordinata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Nocera Inferiore (SA), ha dato esecuzione a ordinanza applicativa di misure cautelari personali emessa nei confronti di sei ultras appartenenti alle tifoserie della Nocerina e del Brindisi dal GIP presso il Tribunale di Nocera Inferiore“.

LND

Il comunicato: “Creato grave ed evidente pericolo per l’incolumità delle persone”

Il comunicato emanato dalla Procura della Repubblica continua: “In particolare, si è accertato che la carovana dei tifosi ospiti, a bordo di veicoli propri, dopo aver eluso i presidi e controlli predisposti per la loro scorta, cosi come loro indicato, aveva percorso strade cittadine alternative all’itinerario programmato per la tifoseria ospite, giungendo nel limitrofo Comune di Nocera Superiore. Contemporaneamente si registrava l’organizzarsi dei tifosi nocerini che, verosimilmente, venuti a conoscenza del fatto che gli avversari si trovavano in zona, iniziavano a muoversi in gruppo per intercettarli. Successivamente le contrapposte tifoserie si scontravano con l’uso di strumenti atti ad offendere, creando grave ed evidente pericolo per l’incolumità della persone e per la sicurezza pubblica“.

Secondo quanto si legge nel comunicato, inoltre, risultano indagati altri diciotto ultras. Questi ultimi non sono stati raggiunti dalla stessa misura per il loro stato di incensuratezza o perché non gravati da precedenti specifici.

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