Seconda Categoria, squalifica di 4 anni per un pugno all’arbitro
Quattro anni di squalifica – Sarà il 2027 quando il calciatore dell’Acquaviva, squadra del campionato di Seconda Categoria delle Marche, potrà tornare in campo. Il motivo? Un pugno sferrato dal giocatore sulla nuca dell’arbitro, che è stato costretto a sospendere la partita contro la Castoranese. Infatti, in linea con la sospensione della partita è arrivata anche la sconfitta a tavolino per la squadra del ragazzo squalificato.
Squalifica di quattro anni in Seconda Categoria
Questa è stata la decisione del giudice sportivo. Il fatto è stato riportata sul comunicato ufficiale: “Dal referto arbitrale è stato rilevato che la gara in oggetto è stata definitivamente sospesa. Questa è stata sospesa al minuto 21 del secondo tempo sul risultato di Castoranese-Acquaviva 1-0“.
Il comunicato spiega: “Il motivo è che il direttore di gara non ravvisava le condizioni per portare a termine la stessa. Infatti a seguito di una aggressione posta in essere nei suoi confronti dal calciatore Esposito Alessandro. Il calciatore della società Acquaviva lo attingeva con un violento pugno alla nuca. Successivamente, a causa delle lesioni subite, il direttore di gara si recava presso il Pronto Soccorso dell’Ospedale di Fermo. All’Ospedale è stato dimesso con prognosi di giorni 5“.