Seconda Categoria, squalifica di 4 anni per un pugno all’arbitro

Quattro anni di squalificaSarà il 2027 quando il calciatore dell’Acquaviva, squadra del campionato di Seconda Categoria delle Marche, potrà tornare in campo. Il motivo? Un pugno sferrato dal giocatore sulla nuca dell’arbitro, che è stato costretto a sospendere la partita contro la Castoranese. Infatti, in linea con la sospensione della partita è arrivata anche la sconfitta a tavolino per la squadra del ragazzo squalificato.

Squalifica di quattro anni in Seconda Categoria

Questa è stata la decisione del giudice sportivo. Il fatto è stato riportata sul comunicato ufficiale: “Dal referto arbitrale è stato rilevato che la gara in oggetto è stata definitivamente sospesa. Questa è stata sospesa al minuto 21 del secondo tempo sul risultato di Castoranese-Acquaviva 1-0“.

Foto: Recanatese (Facebook)

Il comunicato spiega: “Il motivo è che il direttore di gara non ravvisava le condizioni per portare a termine la stessa. Infatti a seguito di una aggressione posta in essere nei suoi confronti dal calciatore Esposito Alessandro. Il calciatore della società Acquaviva lo attingeva con un violento pugno alla nuca. Successivamente, a causa delle lesioni subite, il direttore di gara si recava presso il Pronto Soccorso dell’Ospedale di Fermo. All’Ospedale è stato dimesso con prognosi di giorni 5“.

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Redazione