Arriva la sentenza della Procura Federale sul caso Figline. Il Tribunale Federale Territoriale Toscana ha reso noti i nomi dei sei giocatori squalificati per omessa denuncia ed inibizione. Confermato anche l‘ultimo posto nel poule promozione per il Figline.
Arriva il verdetto sul caso Figline dopo l’udienza presso il Centro Federale di Coverciano. Come richiesto dall’accusa, il club toscano è stato retrocesso all’ultimo posto del poule per la promozione in Serie D. Tutto ebbe inizio quell’11 maggio durante la partita contro il Tau Altopascio, che salì alla ribalta della cronaca nazionale.
La partita sembrava equilibrata fino a quando negli ultimi minuti del match la squadra di casa mise a segno ben quattro reti. Il match finì con il punteggio di 5-1, ma gli ultimi gol hanno subito fatto insospettire tutti. Riguardando anche le immagini della gara (GUARDA QUI IL VIDEO DELL’ACCADUTO), sembra che i calciatori abbiano deciso di non reagire agli attacchi della squadra avversaria. Nel giro di poche ore, arrivarono infatti le lamentele di diverse società, tra cui il Livorno, squadra che faceva parte dello stesso triangolare del Figline per la promozione.
La neopromossa squadra toscana in Serie D si avvicinò quindi al salto di categoria, ma le lamentele si sono trasformate in una sentenza burocratica che ha avuto il suo verdetto nella giornata del 10 Agosto.
La sentenza della Procura Federale ha inoltre reso noti i nomi dei sei calciatori squalificati per omessa denuncia ed illecito. Tre giocatori sono stati squalificati per 2 anni. Si tratta di Vanni Burzagli, Andrea Saitta e Mattia Privitera.
Per Simone Simoni il Tribunale ha stabilito tre anni di inibizione per omessa denuncia. Più grave la situazione di Emiliano Becattini, i cui anni di inibizione salgono a cinque. La lista dei calciatori sentenziati termina con Marco Becattini che ha ricevuto tre anni di squalifica.