Tra Alpi Apuane, cave di marmo e la Versilia, in provincia di Lucca si sta compiendo una piccola impresa calcistica. Stiamo parlando ovviamente del Seravezza Pozzi, attuale capolista del girone E di Serie D che, a pari merito con la Pianese, guarda tutte le avversarie dall’alto. Tutto ciò senza aver avuto la possibilità di schierare la stessa formazione titolare per due giornate di fila, a causa di numerosi infortuni e squalifiche.
Niente Livorno, Grosseto o San Donato Tavarnelle. Dopo 6 giornate di campionato, in testa al raggruppamento ci sono i verdazzurri guidati da Christian Amoroso, ex calciatore di Fiorentina, Empoli e Bologna. Il duro lavoro, il bel gioco e un atteggiamento tutt’altro che arrendevole, per ora, lasciano libero spazio all’immaginazione della squadra del presidente Lorenzo Vannucci. Il campionato è lungo, ma sognare non costa nulla.
Seravezza Pozzi e Pianese a 15, Livorno a 13, Grosseto a 12 e poi tutte le altre a inseguire, sperando in un passo falso. In attesa della settima giornata, in cui affronteranno il Follonica Gavorrano, i verdeazzurri si godono la vetta del campionato. Con 5 vittorie e 1 sola sconfitta (alla terza giornata contro il Grosseto), lo specchietto dei risultati conta 13 gol segnati e 7 subiti, con Brugognone e Camarlinghi a quota 3 reti. A far ben figurare, poi, anche il dato sull’età media: addirittura 22 anni, grazie ai numerosissimi Millennials a disposizione.
Come già anticipato, poi, un altro dato che fa riflettere ancora di più sugli ottimi risultati ottenuti dal Seravezza Pozzi, giunge analizzando l’11 titolare di queste prime giornate. Prima il pilastro difensivo Petruzzi per squalifica, poi bomber Benedetti per infortunio e Ivani, fermato per due giornate dal giudice sportivo. Amoroso, nelle prime giornate, non ha mai potuto schierare la stessa formazione dal 1’ per due domeniche di fila.
Una maledizione e una benedizione allo stesso tempo, che fa ben sperare riguardo l’affidabilità di tutto l’organico, ma fa disperare per la sfortuna finora riscontrata, che ci si augura non continuare all’infinito.
Auxerre nel 1996, Deportivo La Coruña nel 2000, Wolfsburg nel 2009 e ovviamente Leicester nel 2016. La storia ci insegna che sognare non è impossibile, e che a volte crollano i teoremi e si invertono le regole. È ancora presto per dirlo, ma ad ora il Seravezza Pozzi sembra avere tutte le carte in regola per dar battaglia alle super corazzate del girone E. Dopo numerosi anni tra i dilettanti, i verdeazzurri vogliono tentare l’impresa del salto di categoria, per approdare in Serie C.
Alcuni segni positivi si erano già visti nella passata stagione, ma ora tutto sembra girare per il verso giusto. Dopo appena 6 giornate, la squadra di Amoroso ha già raccolto circa un terzo dei punti ottenuti nel campionato 2022/2023 (ad ora 15, nelle 34 giornate della stagione scorsa 47). “The more you dream, the more you achieve” diceva Michael Phelps, nuotatore statunitense da 23 medaglie d’oro olimpiche in carriera. Un monito a non porsi limiti, perché più si sogna, più c’è possibilità di andare lontano: è così nel nuoto, nel calcio e nella vita in generale.
E il Seravezza Pozzi lo sa, lo sta mettendo in pratica e finora ci sta riuscendo meglio di tanti altri.