Seravezza Pozzi, l’importanza del settore giovanile. Il dg Luisi: “Vi racconto la nostra realtà”
“Quest’anno siamo stati tra le prime sei società in Italia ad aver inserito e fatto debuttare in prima squadra nove giocatori provenienti dal settore giovanile”. Programmazione e progettualità con uno sguardo al sociale: questi i punti cardini illustrati, ai nostri microfoni, dal direttore generale del Seravezza Pozzi, Edo Luisi.
Con la voce rotta da un pizzico di emozione ci racconta la più grande soddisfazione della sua carriera professionale: “Fondare questa società nel 2006 e portarla dalla Terza categoria alla Serie D in dieci anni è una cosa di cui vado molto fiero. Sono molto legato al territorio. Fu un progetto che partì da zero, io insieme ad altre quattro persone davanti a un tavolo“. Un’unità d’intenti davvero notevole, come dimostra la capacità di Luisi di mettere il “noi” davanti a tutto.
Cercare di valorizzare un piccolo paese come Seravezza, che conta circa 12000 abitanti, è cosa rara ma il direttore generale ci è riuscito: il tutto è certamente legato ai successi sportivi raggiunti negli ultimi anni. “Un paese come il nostro che si confronta con squadre che rappresentano città di oltre 200.000 abitanti ci inorgoglisce: ne siamo onorati. Ci siamo scontrati alla pari sia sul campo sia per quello che riguarda l’aspetto societario”.
Seravezza Pozzi, il bilancio della stagione…
Quattro giornate al termine della stagione 2022/2023: il Seravezza Pozzi, attualmente nono nel girone E, può ancora sperare in una qualificazione ai playoff, ma occhio alla zona playout. Il club verdeazzurro, infatti, si trova nel limbo di una classifica molto corta: sei punti di distanza dalle zone nobili, gli stessi che li separano dallo spettro dell’Eccellenza. “Noi ci proveremo fino all’ultima giornata. E’ stata un’annata complicata, con diverse problematiche dovute a fattori esterni. Quindi, nonostante tutto, possiamo ritenerci soddisfatti. Rispetto allo scorso anno ci sono stati progressi soprattutto a livello strutturale dal punto di vista societario. Amoroso è una persona umile e molto preparata”.
La difficoltà del girone è stata messa in evidenza dallo stesso Luisi: “Avremmo potuto preventivare quanto fosse complicato. Ogni domenica il risultato non è mai scontato. Tolte le prime tre – Arezzo, Pianese e Poggibonsi – le altre si sono mantenute sullo stesso livello per tutto il campionato”.
…e gli obiettivi per il prossimo campionato
“La nostra ambizione sarà quella di comporre una squadra che ci possa permettere di arrivare il più in alto possibile cercando di puntare concretamente alla zona playoff. Lorenzo Benedetti – capocannoniere del club con 19 reti – così come altri giocatori che hanno fatto bene quest’anno saranno al centro del progetto”.
L’importanza del settore giovanile: la chiave di svolta? Progettualità e i giusti investimenti
“La nostra scuola calcio rappresenta una risorsa molto importante sia dal punto di vista calcistico che dal punto di vista sociale. L’impatto che ha sul nostro territorio è decisivo: è da ormai quattro anni che disponiamo di un settore giovanile completo. Ad oggi contiamo trecentocinquanta atleti. Cercheremo di raggiungere le categorie più alte per aggiungere ancora più qualità. Attualmente juniores e allievi sono il nostro più grande vanto. È fondamentale in una società come la nostra avere un vivaio”.
Gli impianti sportivi e le strutture rappresentano una risorsa considerevole per qualsiasi club, dilettantistico o professionistico che sia. Il Seravezza, sotto questo punto di vista non è secondo a nessuno: “Abbiamo aperto un convitto dove possiamo ospitare fino a dodici persone, abbiamo terminato i lavori allo stadio e abbiamo aperto anche delle aree ristoro. Il nuovo campo permette di allenarsi e giocare le partite all’interno della stessa struttura. Stiamo crescendo molto e ne siamo contenti: ma non siamo ancora giunti alla fine del nostro percorso”.
Si dice spesso quanto sia più importante il viaggio che la destinazione e il percorso intrapreso da Luisi ne è un esempio lampante. Un’idea nata dal nulla, divenuta in poco tempo una realtà coltivata e migliorata anno dopo anno. Ancora non sappiamo quanta strada dovrà essere percorsa ma da quel lontano 2006 i passi in avanti sono stati davvero notevoli.