Finisce ufficialmente la storia del Seregno Calcio, il cui ricorso è stato giudicato inammissibile dal TAR del Lazio. La società brianzola aveva presentato istanza contro il 3-0 a tavolino a seguito dei playout contro il Breno. Ripercorriamo in breve i fatti della squadra che appena due stagioni fa giocava in Serie C.
Al termine della stagione scorsa, i brianzoli si giocano gli spareggi per il mantenimento della Serie D. La gara finisce a reti bianche, ma i granata presentano un reclamo contro il Seregno per la posizione di Konatè, tesserato ben quattro volte in una sola stagione. Protesta accolta e 0-3 a tavolino per il Breno, con i padroni di casa retrocessi in Eccellenza.
La società del patron Iurato decide di non iscriversi in quinta serie perchè convinto del buon esito del ricorso. Sconfitta a tavolino che però non viene cancellata, con la notizia degli ultimi giorni del giudizio di inammissibilità anche da parte del Tribunale Amministrativo Regionale del Lazio.
In teoria ci si potrebbe appellare al Consiglio di Stato come ultimissima spiaggia, ma le speranze di quello che sarebbe un vero e proprio ribaltone clamoroso sono pari a zero. Per la FIGC dunque, la matricola brianzola diventa a tutti gli effetti un sodalizio inattivo.
Dopo il riassunto di poche righe fa, il risultato finale è questo: il pallone allo Stadio Ferruccio, almeno per una stagione, non rotolerà. Se il vento dovesse fischiare dalla parte giusta, la tifoseria che appena due stagioni fa sfidava il SudTirol o il Lecco potrà ripartire dal campionato di Promozione, ovvero dalla sesta divisione.
A cura di Edoardo Discacciati