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Sambou, dal Gambia alla Serie D: “Ora voglio riportare l’Ancona in C”

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Credit: Ssc Ancona - Marco Bagliani

Boubacarr Sambou e la sua incredibile storia: l’attaccante in forza all’Ancona si è raccontato a SerieD24.com

Una storia davvero straordinaria, di forza e di speranza, quella di Boubacarr Sambou, attaccante classe ’00 passato in estate dal Legnago all’Ancona che, nel match della quinta giornata del girone F di Serie D contro il Sora, ha segnato il suo primo gol in maglia biancorossa.

E che gol; un mancino forte e preciso dal limite dell’area, che si è infilato proprio sotto l’incrocio dei pali e su cui Simoncelli, estremo difensore avversario, non ha potuto nulla. Boato del Del Conero e partita chiusa, con il risultato fissato sul 4-1. Come anticipato, però, la storia di Sambou parte molto prima e da molto più lontano: precisamente, dal Gambia. All’età di 16 anni Bouba – questo è il soprannome – lascia la propria terra nel più classico dei viaggi della speranza.

Dopo tante difficoltà, tra tratti nel deserto, prigionia libica e traversata del Mediterraneo, Sambou riesce a sbarcare in Italia: “E’ stata molto dura arrivare qua, ho passato cose inimmaginabili. Quello che ho vissuto, però, mi ha insegnato a rialzarsi dopo ogni difficoltà e che non bisogna mai mollare“. Bouba aveva giocato a calcio soltanto in strada fino a quel momento, ma il suo talento viene subito notato nel Bel Paese.

A scoprirlo, durante un match di Seconda Categoria, è il procuratore Gianfranco Terranova, che segnala subito il calciatore al Picerno. Inizia così il viaggio di Boubacarr Sambou in Serie D, che lo porterà a vestire le maglie di Picerno, Fidelis Andria, Rimini, Casertana, Gladiator, Legnago e Ancona, alla vittoria di due campionati – con Picerno e Legnago – e ad assaggiare la Serie C proprio con queste due realtà. L’obiettivo di Sambou, ora, è chiaro: fare lo stesso con l’Ancona e tornare tra i professionisti.

Ancona, Sambou: “Non siamo partiti per vincere il campionato, ma ci proveremo”

Bouba non si nasconde: “Non siamo partiti per vincere il campionato e ci sono altre squadre attrezzate e costruite per salire di categoria, ma noi rappresentiamo una piazza straordinaria e il nostro obiettivo deve essere quello di cercare di riportare l’Ancona in Serie C“.

Una chiamata, quella di Ancona, inaspettata: “Dopo il Legnago ho fatto tutto il ritiro con la Lucchese, poi Tamai (direttore sportivo dell’Ancona, ndr) mi ha parlato di questa possibilità: lo avevo avuto anche a Rimini e mi ha subito convinto a sposare il progetto Ancona“.

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Credit: Ssc Ancona – Marco Bagliani

Sambou: “Donati? Per me è come un padre, ma mi sto trovando alla grande anche con Gadda”

Una delle figure più importanti che Sambou ha incrociato sulla propria strada è stata senza dubbio quella dell’allenatore Massimo Donati, con cui ha vinto – da protagonista – il campionato di Serie D con il Legnago: “Donati è come un padre per me: ci eravamo incontrati alla Sambenedettese nell’estate del 2021 (nel mezzo la mancata iscrizione dei rossoblù in Serie C, ndr), poi mi ha voluto fortemente a Legnago e mi sono trovato benissimo, sia calcisticamente che umanamente, con lui“.

Ora, però, si sta costruendo un discreto feeling anche con l’allenatore dell’Ancona Massimo Gadda: “Gadda è una persona splendida, mi sto trovando alla grande anche con lui. E’ il nostro punto di riferimento e la nostra guida, sappiamo tutti quello che rappresenta per la tifoseria dell’Ancona“.