Non uno di quei nomi capaci di farti sobbalzare dal divano, non uno di quei nomi che farebbe riecheggiare storici blasoni nelle massime serie. Non è niente di tutto questo il Team Altamura, almeno nel presente, nel futuro chissà. Di certo meno sponsorizzati rispetto ad altre realtà del girone H di Serie D, i biancorossi hanno tutte le carte in regola per issare il proprio nome ben oltre i ranghi del calcio dilettantistico. Non chiamatela sorpresa dunque, poiché a discapito dell’entusiasmante inizio di stagione, questa non è affatto una squadra creata per mantenere la categoria. Ambizione, ambizione, ambizione: un roseo futuro programmato negli anni, ma occhio alle sorprese nella stagione in corso. Ecco di seguito un focus sull’inizio di stagione del Team Altamura.
Di certo ai nastri di partenza il Team Altamura non rientrava nel novero delle favorite, ma bensì in quella categoria denominata delle ‘mine vaganti’, ovvero quello squadre capaci di mettere i bastoni tra le ruote alle corazzate. Budget non da big, ma programmazione sì, e spesso questo secondo fattore fa tutta la differenza del mondo non solo nel singolo campionato, ma soprattutto nella storia di un club. Uno dei segreti della solidità murgiana sta nella maxi-cordata autoctona delineata la scorsa estate, con tanti imprenditori locali al seguito con volti nuovi e vecchi investitori.
Si è da subito parlato di progetto triennale, non specificando però l’obiettivo di tale programma. Presumibilmente, questo sta nel salto al calcio professionistico. La strada è lunga e tortuosa, ma questa stagione, seppur agli albori, potrebbe regalare non poche soddisfazioni al collettivo pugliese.
Seppur la classifica dica quinto posto con 19 punti – a quattro punti dalla Cavese capolista e a due dal terzetto al secondo posto – l’approccio stagionale del Team Altamura era stato tutt’altro che idilliaco. Passi la sconfitta del Simonetta Lamberti contro la forte Cavese con tanto di rigore sbagliato ed una marea di polemiche, a non convincere erano stati i successivi risultati. Nelle prime sei giornate i murgiani avevano totalizzato solo 8 punti, frutto di due vittorie e due pari.
Si era tuttavia vista una squadra pronta e capace di fornire un buon calcio, ma troppo fragile mentalmente. Questi limiti venivano fuori soprattutto in situazione di vantaggio, come nei pareggi contro Bitonto e Gravina, quest’ultimo arrivato a tempo scaduto. La netta sconfitta interna contro il Casarano (0-3) risulterà però il turning point della stagione biancorossa. Da lì in avanti una continua ascesa: pareggi contro Martina e Brindisi, vittorie in serie contro Nocerina, Lavello e Afragolese. Di mezzo anche il passaggio del turno in coppa contro il Fasano.
Risalita in classifica e morale alto: il Team Altamura ha acquisito certezze sulla qualità della propria rosa. Il gol di Bertolo a tempo scaduto sul campo di Cercola contro l’Afragolese può rappresentare un ulteriore spartiacque della stagione altamurana. Addio a quella squadra incapace di reagire una volta subito il pareggio; in questa circostanza, con fame da risultato, il Team Altamura si è subito gettato a capofitto a caccia del bottino pieno. Precoce guardare la classifica, il diktat è quello di racimolare più punti possibili, poi si vedrà.
Nel frattempo il potenziale murgiano sarà messo a dura prova in un trittico di appuntamenti veramente niente male. Si parte la prossima domenica al XXI Settembre-Franco Salerno contro il ritrovato Matera, poi spazio a due derby, quello in casa contro il Barletta e quello in trasferta a Fasano. Gare dure che offriranno un quadro più chiaro sulle ambizioni della squadra allenata da Ciro Ginestra. Zero pressioni ed entusiasmo a mille, il segreto del Team Altamura può nascondersi proprio sotto questi aspetti. E intanto la città barese sogna.
Uno degli artefici della partenza a molla del Team Altamura è sicuramente l’allenatore Ciro Ginestra. Il tecnico 43enne nato a Pozzuoli, è stato richiamato sulla Murgia dopo la parentesi andriese in Lega Pro nella passata stagione. La città barese rappresenta un vero e proprio eden calcistico per Ginestra, che già ha assaporato il calore del pubblico locale. Era il 2017/2018 quando venne ingaggiato a campionato in corso conducendo il Team Altamura sul podio del Girone H di Serie D. Da lì si sono spalancate le porte del professionismo: Andria, Bisceglie, Casertana, Picerno ed ancora Andria. Dopo la seconda poco soddisfacente avventura nel capoluogo andriese ecco il ritorno ad Altamura e al D’Angelo, dove aveva lasciato uno straordinario ricordo.
Nel Focus sul Team Altamura non può mancare l’inserto sui punti di forza della squadra. Detto già della ritrovata padronanza a livello mentale, l’undici biancorosso mostra spiccate qualità anche a livello tecnico-tattico. Un 3-5-2 abile a disegnare il gioco sulle fasce ma anche capace di giostrare per vie centrali grazie alle qualità di Croce, bravo ad abbassarsi in fase di costruzione. Una difesa forte in cui gli esperti Bertolo, Mattera e Schiavino fanno da chioccia all’under Lacassia, un centrocampo versatile con le geometrie di Ganci affinate al dinamismo dei vari Prinari, Bolognese e Dipinto.
Cavallo di battaglia sono sicuramente le corsie esterne, dove il giovanissimo Murtas sta offrendo prestazioni di spessore. In attacco non mancano di certo i gol: Nolé il punto fermo (4 reti) ma letali anche a gara in corso Sosa (3 gol) e soprattutto Molinaro (5 gol). Il collettivo altamurano ha appena aperto le proprie vele e non vuol smettere di muovere la classifica. Al momento ci sono tutti gli ingredienti per fare un campionato importante, con il prossimo mercato che potrebbe offrire un qualcosa in più ad una rosa di per sé già competitiva.
A cura di Michele Di Vincenzo