Cinque vittorie nelle ultime sei gare e quinto posto in classifica condiviso con l’Ostia Mare. L’Arzachena arriva al Natale in un ottimo stato di forma, in attesa di concludere il girone di andata con il recupero in casa della Vis Artena del cinque gennaio e con il derby sardo, sempre in trasferta, sul campo del Latte Dolce.
Con un passato da calciatore di assoluto prestigio, ex bomber di Genoa, Fiorentina e Atalanta tra le altre, Marco Nappi è alla prima stagione alla guida dell’Arzachena, dove fin da subito ha imposto le sue idee di gioco.
Ufficializzato a inizio luglio, il tecnico di Roma si è calato subito alla grande nel mondo Arzachena: “L’impatto con la nuova realtà è stato fantastico, ho trovato un ambiente sano dove si può lavorare tranquillamente e dove posso esprimere al meglio le mie qualità. Il Direttore sportivo Antonello Zucchi mi ha fatto sentire subito a mio agio, parliamo tanto e ci confrontiamo, prima e dopo le partite sia in settimana, e questo è importante”.
Menzione di merito inoltre per la città e per la Sardegna: “La città è piccola ma carinissima, poi la Sardegna è spettacolare. Conoscevo già la zona, ci venivo spesso in vacanza”.
“In città c’è entusiasmo, la gente mi ferma al bar e tutto questo fa piacere, sento parlare spesso della squadra. I tifosi si fanno sentire e ad esempio ieri c’è stata una bellissima iniziativa con tutti i ragazzi del settore giovanile in tuta a tifare la squadra. Ci siamo fatti prendere dall’entusiasmo, io in primis, e abbiamo disputato una grande gara anche per i tifosi”.
L’ultimo incontro del 2021 ha visto uscire vittoriosi gli uomini di Nappi. Il quattro a uno rifilato all’Atletico Uri nel turno infrasettimanale rappresenta una dimostrazione di forza che permette all’Arzachena di poter dire la sua per tutto il campionato. La vittoria è stata così analizzata: “Dopo lo stop di Afragola era importante ripartire bene. Era una gara difficile, contro una squadra ostica ma abbiamo meritato ampiamente la vittoria, abbiamo giocato molto bene e sono contentissimo dei miei ragazzi”.
Sullo stop di Afragola: “Non l’abbiamo approcciata nel migliore dei modi, abbiamo subito il goal del tre a zero a inizio ripresa ma subito dopo abbiamo preso in mano il pallino del gioco, realizzato il goal del tre e a uno e sfiorato anche in diverse circostanze il secondo. La reazione è stata importante”.
La ricetta per arrivare a questi risultati è presto svelata: “Già dal ritiro estivo di Tempio avevo detto ai ragazzi di proseguire con il lavoro e l’impegno di settimana in settimana. Ora i risultati stanno arrivando e ne siamo felici ma continueremo a dare il massimo perché possiamo ancora crescere”.
Il quinto posto a questo punto della stagione può essere sorprendente per tanti. Non lo è per Nappi, che fin dai primi giorni credeva nella forza della sua rosa e nel lavoro della società: “Fin dall’inizio ho sempre detto di volermi giocare qualcosa di importante. Non conoscevo benissimo la rosa ma già intravedevo i valori, ho un gruppo di ragazzi fantastici che si mettono sempre a disposizione. La squadra ha grandissime qualità tecniche e morali e ora puntiamo a concludere il girone di andata nel migliore dei modi. Puntiamo sicuramente a un posto nei playoff”.
Durante il suo percorso l’Arzachena ha ottenuto vittorie di prestigio, come quella ad Aprilia, ed è inciampata in alcune gare alla portata. La versione migliore dei biancoverdi, per Nappi, si è vista in occasione di una sconfitta: “In casa della Torres abbiamo fatto una grandissima partita, non meritavano di perdere ma è andata così. A fine partita ci siamo presi i complimenti degli avversari”.
Nel turno precedente la gara contro la Torres, l’Arzachena ha concluso con un pareggio a reti inviolate il confronto interno con il Real Monterotondo Scalo: “Probabilmente è stata la nostra prestazione più deludente, non abbiamo giocato come sappiamo e non siamo stati in grado di concretizzare alcune occasioni. Non siamo stati brillanti ma ci siamo riscattati con la prestazione fornita in casa della Torres”.
In riferimento alla vittoria in casa dell’Aprilia, che al momento era seconda in classifica, Nappi si è espresso così: “C’era un campo quasi impraticabile. Abbiamo dimostrato di saper giocare sia di fioretto sia di sciabola, abbiamo lottato fino all’ultimo e si è palesato lo spirito dei miei ragazzi”.
Il Giugliano, nonostante alcuni passi falsi compiuti di recente, guida la classifica e si candida come favorita per la vittoria finale. Marco Nappi analizza così la lotta al vertice: “Mi dà la sensazione di essere una grande squadra perché ha grandi individualità non per il collettivo. Hanno giocatori importantissimi come Cerone che sta risolvendo parecchie partite grazie alla sua qualità tecnica, lo stesso Rizzo sta facendo un grande campionato. Mi sembra una squadra costruita sulle individualità, in queste categorie paga e infatti sono primi meritatamente. Sta facendo bene anche la Torres, nonostante le difficoltà iniziali si è ripresa bene e ora sta disputando un campionato di livello”.
Nei vari gironi di serie D sono tante le partite rinviate nell’ultimo periodo causa Covid-19. Nel girone dei biancoverdi, girone G, alcune squadre hanno disputato parecchie gare in meno rispetto alle altre per via di casi di positività nel gruppo squadra o all’interno dello staff: “Un po’ di preoccupazione c’è, fortunatamente il Direttore ha deciso di puntare solamente su giocatori vaccinati. Ci può stare che un vaccinato possa risultare positivo, ma può passarlo in maniera lieve e tornare presto ad allenarsi”.
La rosa a disposizione di Nappi è un buon mix tra giovani e giocatori esperti, sono diverse le gare in cui il tecnico romano ha schierato quattro/cinque under, sintomo della totale fiducia riposta anche nei più giovani: “Ho una rosa ottima, sono molto soddisfatto, il Direttore ha fatto un grande lavoro soprattutto con i giovani, Spanu, Mancini, Rutigliano, Piga sono giovanissimi ma si stanno districando bene in un campionato tosto. Pallecchi, Marinari, Pinna e Bellotti non li reputo più under, sono già giocatori molto importanti per me“.
Per ora l’Arzachena ha effettuato un solo acquisto nella sessione invernale di mercato, il portiere classe 2001 Mario Giappone, sui possibili movimenti in entrata Nappi conclude così: “Abbiamo preso solo un giocatore, Giappone, un portiere giovane ma già di buon livello, ora vedremo se e come muoverci ma la rosa è già ottima così, magari potrebbe far comodo un uomo in più a centrocampo”.
A cura di Gabriele Musu