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Serie D, la squadra che ‘copia’ il Napoli di Sarri: più spagnoli che italiani in campo | Una gioia per gli occhi

In Serie D c’è una squadra neo-promossa con una forte identità iberica, ed un gioco che sta sorprendendo le big del girone

Se pensiamo a squadre affascinanti, in grado di incidere il proprio nome nella storia di questo sport, nonostante non siano riuscite ad inserire nella propria bacheca alcun trofeo, alla mente risuona subito il nome, del Napoli di Maurizio Sarri.

A Napoli determinati traguardi o ambizioni, mancavano da tanto tempo. Dopo il fallimento nell’estate del 2004, con conseguente retrocessione in Serie C, non era facile pensare ad un ritorno così immediato tra le big del calcio, italiano ed europeo.

Proprio sotto la guida di Maurizio Sarri il Napoli, rivede le occasioni più nitide per conquistare il tanto atteso scudetto, il quale ai tempi, mancava da più di venticinque anni. Quasi una maledizione, quella che perseguitava l’allenatore toscano in quegli anni – quella di non riuscire a tenersi stretto il primo posto fino alla trentottesima giornata di campionato.

Nel “triennio Sarri” possiamo trovare due secondi posti, intervallati da un terzo posto, mentre in Coppa Italia gli azzurri non superano mai la semifinale, così anche in Champions, con l’ostacolo degli ottavi.

Come direbbe un allenatore portoghese in questi casi: “zero tituli”. Ma ciò non toglie dalla mente dei tifosi partenopei, il ricordo di quel Napoli capace di giocarsela con chiunque e di imporre il proprio gioco. Bello, propositivo, votato all’attacco. Il “Maradona”, o meglio, il “San Paolo”, era diventato simbolo di un calcio spumeggiante e mai banale.

Il Napoli di Sarri e quello scudetto sfiorato

Una delle partite più emblematiche, la quale al solo sentire il nome ci fa tornare con la mente a quegli anni, in cui a contendersi il campionato erano unicamente Napoli e Juventus, è proprio la sfida tra quest’ultime. All’“Allianz Stadium” va in scena uno dei match scudetto più attesi della storia. A quattro giornate dal termine del campionato, ai bianconeri andrebbe bene anche un pareggio visto il distacco di quattro punti dai partenopei.

Verso la fine della partita, il Napoli sembra quasi arrendersi, e a quel punto anch’essi convincersi di non rischiare e accontentarsi di un pareggio. Ma nell’ultimo istante di gara, da un calcio d’angolo battuto dallo spagnolo Josè Maria Callejon, spunta la testa di Kalidou Koulibaly che porta avanti il Napoli prima del fischio finale. Nonostante questa vittoria però, quel Napoli non riuscì a vincere lo scudetto, dato le tre vittorie nelle restanti partite da parte della Juve, e la rovinosa sconfitta di Firenze per gli uomini di Sarri per 0-3.

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Ugento, la rivelazione del Girone H

Nel Salento, c’è una squadra neo-promossa che sta sorprendo tutti. Parliamo dell’Ugento, una società che rispetto alle big del suo girone, l’H, ha speso nettamente meno nell’ultima sessione di mercato, ma nonostante ciò sta dimostrando di essere all’altezza della categoria, in questa prima parte della stagione, riuscendo a riemergere dai bassi fondi della classifica e credere fortemente nella salvezza.

I salentini all’interno della propria rosa contano ben quattro calciatori spagnoli, tra cui spicca il nome dell’ex giocatore del Betis Siviglia Rafa Navarro, il quale conta una decina di presenze nel massimo campionato spagnolo. A metà troviamo campo il classe ’89 Vincente Romero e il capitano David Ruiz, condottiero totale della formazione salentina. Ruiz in questa annata ha collezionato 17 presenze (16 da titolare) e due marcature, mostrando una temperanza da leader tecnico totale.

Dopo di che in attacco troviamo l’ala sinistra Juanito Sanchez, autore della doppietta decisiva nello scontro diretto contro il Brindisi di Ragno.