Rivoluzione in Serie D, ipotesi riduzione gironi e promozione attraverso i play-off

Possibile nuovo format in arrivo per quanto riguarda gironi e play-off di Serie D.
Un nuovo format per garantire una promozione attraverso i play-off con il campionato che passerebbe da nove a otto gironi lasciando la nona promozione agli spareggi. E’ la bozza di riforma interna sulla quale sta lavorando la Lega Nazionale Dilettanti e che potrebbe entrare in vigore dalla stagione 2026/27 se le leghe professionistiche (Lega A, B e Lega Pro) non dovessero mettere mano alla vera e propria riforma dei campionati.
Una rivoluzione che renderebbe sicuramente più avvincente il campionato e che darebbe valenza alla fase post-season che, al momento, serve solo a stilare una graduatoria per eventuali ripescaggi (ai quali, va ricordato, non possono comunque accedere tutti, tra pagamento a fondo perduto e criteri infrastrutturali senza deroghe).

Rivoluzione in Serie D, come è nata l’idea?
L’idea è nata già due anni fa nel corso di una assemblea di Lega e ha preso consistenza la scorsa estate quando, per la prima volta, non ci sono stati ripescaggi e/o riammissioni dalla D alla C lasciando diversi club con l’amaro in bocca. La formula dovrebbe essere più o meno la stessa che è stata in vigore fino al 2017: le squadre classificatesi dal secondo al quinto posto di ogni girone si affronteranno nei play-off interni, la vincente accederebbe alla fase nazionale ad eliminazione diretta (quarti, semifinali e finale).
Una volta varato questo nuovo format, dovranno trascorrere almeno 24 mesi per metterlo in pratica. Per questo è prevedibile che possa entrare in vigore dalla stagione 2026/27. Dalla prossima, invece, va ricordato che la Lnd ha già deliberato che la Serie D torni a 162 squadre. E grazie al nuovo articolo 52, comma 10, che obbliga le città rimaste senza squadra in Serie C a ripartire dall’Eccellenza, non c’è neppure il rischio di dover subire le solite iscrizioni in soprannumero.