Svolta storica per il campionato di Serie D. Per la prima volta in assoluto, per le stagioni 2024/2025 e 2025/2026, il numero degli under obbligatori da schierare in campo passa da quattro a tre. Una decisione presa di comune accordo dalle società nella riunione tenutasi oggi a Roma. A comunicarlo è la stessa LND tramite un comunicato ufficiale.
Ecco il comunicato della LND. “Un piede nel passato, e lo sguardo dritto e aperto nel futuro”. Questo concetto, estratto da un capolavoro del celebre cantautore Pierangelo Bertoli, rappresenta al meglio il messaggio emerso quest’oggi a Roma nella riunione delle Società partecipanti al Campionato di Serie D 2023/2024 della Lega Nazionale Dilettanti. 101 i club presenti, a conferma della grande voglia di partecipazione e condivisione dei sodalizi del quarto campionato d’Italia. Dalla riunione è emerso un cambiamento importante. Per la prima volta nella storia della Serie D il numero degli under obbligatori da schierare in campo passa da quattro a tre per le stagioni 2024/2025 e 2025/2026. Una decisione presa in condivisione con le società a seguito del cambiamento della norma sul vincolo e delle variazioni regolamentari dei campionati giovanili professionistici“.
E’ intervenuto il presidente della LND Giancarlo Abete. “La riforma che ha portato a tre i livelli del calcio professionistico ha puntellato la funzione della Serie D dandole una nuova centralità strutturale”. Abete ha rassicurato i club sull’impegno della LND per attutire gli effetti della riforma dello sport. ”Stiamo vivendo una situazione senza precedenti, una vera e propria rivoluzione copernicana. Al 3 Dicembre sono già stati depositati oltre 36.000 contratti di lavoro, un dato che la dice lunga sugli effetti che questa riforma sta sortendo. Non dobbiamo indietreggiare. Possiamo procedere con senso di responsabilità abbracciando le novità senza perdere la nostra identità. Voi ne siete l’esempio con i progetti, il rispetto delle regole ed i comportamenti corretti. Non dimenticatevi mai che la LND è al vostro servizio”.