Il Sestri Levante non giocherà a Chiavari, Risaliti: “Attacco mediatico vergognoso”

Il Sestri Levante non giocherà a Chiavari le prime partite casalinghe nella prossima Serie C. Nonostante l’intenzione del comune e della società ligure di chiedere di disputare alcune gare al “Comunale” della Virtus Entella per l’adeguamento del “Sivori”, infatti, il presidente Stefano Risaliti ha annunciato che i corsari non chiederanno in prestito l’impianto chiavarese. Il comunicato rossoblù arriva in risposta alla dura presa di posizione del gruppo di tifosi organizzato “Gradinata Sud Chiavari” contro questa eventualità.

Il presidente del Sestri Levante, Stefano Risaliti, insieme al numero uno della Sanremese, Marco Del Gratta

Sestri Levante a Chiavari, il motivo

Il Sestri Levante, fresco vincitore del girone A di Serie D, deve adeguare lo stadio “Sivori” per poter disputare la Serie C 2023-2024 nel proprio impianto casalingo. Per le prime partite di Lega Pro, dunque, la società e l’amministrazione comunale sestrese sarebbero state intenzionate a chiedere al Comune di Chiavari di giocare per qualche giornata nello stadio chiavarese di via Gastaldi, tana della Virtus Entella. 

Il rifiuto dei tifosi della Virtus Entella

Questa eventualità è stata duramente criticata da alcuni gruppi di tifosi organizzati dell’Entella, in particolare dalla Gradinata Sud Chiavari. Tra le due società, infatti, vi è un antica rivalità. In un comunicato diffuso venerdì 21 aprile, i sostenitori biancoazzurri sono stati categorici. Il post, infatti, è stato accompagnato con la grafica “No il Sestri al Comunale”.

Attraverso le testate giornalistiche locali – si legge – siamo venuti a conoscenza della richiesta del Sestri Levante di disputare le loro partite interne al Comunale di Chiavari. Questa richiesta scellerata ci lascia sconcertati e irritati. I tifosi corsari sono il nostro nemico storico e la rivalità è viscerale, nonostante i tanti anni di assenza. Rifiutiamo categoricamente la loro presenza nel nostro Stadio e nella nostra città ad ogni costo, anche a rischio di andare incontro a diffide e sanzioni. Impediremo questo oltraggio e chiunque si renderà favorevole a questo scempio sarà considerato da noi, tifoseria, un nemico e come tale sarà trattato! L’amministrazione e le società calcistiche coinvolte con tale comunicato sono avvisate”.

La risposta del presidente del Sestri Levante

Non si è fatta attendere la risposta di Stefano Risaliti, presidente del Sestri Levante, che si è rivolto direttamente ai propri sostenitori rossoblù. “Cari tifosi corsari – si legge -, in qualità di presidente vi parlo vista la situazione disdicevole ed il vergognoso attacco mediatico che stiamo subendo. Questa si è creata nei nostri confronti a causa dell’eventuale concessione (chiesta solo per far fronte alla temporanea indisponibilità del nostro stadio, dovuta ai lavori di adeguamento per l’omologazione alla Serie C) da parte del Comune di Chiavari e della Virtus Entella, dell’uso, per 3/4 partite, dello stadio di via Gastaldi. Per questo ho deciso che, come si suol dire, togliamo noi il disturbo. Ci rivolgeremo ad altre realtà della zona che, ne sono certo, potranno godere dell’amicizia e della sportiva civiltà di tutti noi”.

Questa decisione – continua Risaliti – la ritengo un atto dovuto, di rispetto e dignità, verso tutti i tifosi corsari. Così, potranno varcare, numerosi come sempre, i cancelli del Comunale di Chiavari biancoceleste solo per tifare la gloriosa Unione. In quello che il prossimo anno, potrebbe (uso il condizionale perché la Virtus Entella ha ancora i play-off da giocare) un derby del Tigullio avvincente e non, invece, per essere trattati come ospiti indesiderati”. 

“In questo modo, poi – conclude ironicamente il numero uno rossoblù -, i cittadini chiavaresi residenti nella zona del Comunale non avranno ulteriori disagi. L’amministrazione comunale e la Virtus Entella, inoltre, mi saranno grati. Perché, così, li togliamo direttamente dall’imbarazzante empasse di doversi pronunciare a favore o contro la nostra richiesta. Forza Sestri, forza corsari!”.

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Redazione