Sestri Levante: Mancuso racconta i segreti della neopromossa

Una pacca sulla spalla, un sorriso di conforto e la frase “vai divertiti”. Questo è quello che il DS del Sestri Levante, Paolo Mancuso, ha detto a Enrico Barilari a inizio stagione. Nessuna pressione di vincere subito ma il chiaro obiettivo di divertirsi navigando in acque tranquille con la speranza di poter raggiungere i playoff. In questo modo è iniziata la stagione di una delle migliori squadre, numeri alla mano, dell’intera Serie D. Paolo Mancuso che, insieme al suo gruppo, questa squadra l’ha costruita con sudore e fatica, ora si gode da spettatore (come dice lui stesso) i frutti del duro lavoro fatto in estate.

Ha iniziato da poco a fare il direttore sportivo in Serie D dopo una vita spesa tra i dilettanti e, con una squadra fatta di tanti Juniores e guidata da un allenatore preso dal settore giovanile, sta stupendo tutti, dominando nel Girone A.

Non è stato semplice all’inizio convincere i giocatori della validità di questo progetto- ammette in esclusiva a Seried24 il direttore. Ma ora siamo lì e ci stiamo divertendo“. E proprio il divertimento sembra essere il combustibile di cui si alimenta il Sestri Levante. Giovane, ambizioso e con tanta voglia di dimostrare, come il suo Direttore Sportivo. Ma guai a chiamarla ancora sorpresa, questa squadra è una solida realtà.

Com’è nato questo Sestri Levante. La parola al suo artefice

La stagione storica del Sestri Levante nasce lo scorso maggio quando il club ligure promuove Enrico Barilari come allenatore della Prima squadra. Il progetto basato sui giovani e sul divertimento che ha in mente Paolo Mancuso non può fare a meno di lui: “E’ stato il primo acquisto che ho chiesto alla società quando sono arrivato a Sestri. La mia avventura doveva partire con lui. Quando è andato via Fossati, un allenatore che ci dava sicurezza, abbiamo subito scelto di inserire lui che veniva da una Juniores nazionale vincente. E’ normale che poi questa dinamica ci abbia inizialmente penalizzato sul mercato. All’occhio dei calciatori avere un allenatore che viene dalla Juniores è stato inizialmente un problema. Ma abbiamo lavorato duramente e siamo riusciti ad assemblare la squadra che volevamo”.

Fatto l’allenatore bisogna fare la squadra. Anche qui, ci racconta il direttore, le cose non sono state semplicissime: “Volevamo costruire un gruppo di giocatori che avessero fame, così come ce l’avevamo noi in società. Non ci piaceva l’idea di costruire una squadra di ‘vecchi’ che cercavano di vivacchiare in Serie D. Al nostro gruppo di giocatori più esperti (Pane, Marquez, Anacora, Candiano) abbiamo aggiunto calciatori che nella vita avevano altri progetti. Tutti ragazzi che avevano l’obiettivo di giocare tra i professionisti. E ora il nostro compito è quello di valorizzarli, di metterli in vetrina”.

Paolo Mancuso: “Tanti dei miei giovani non c’entrano nulla con la Serie D”

Nel Sestri neopromosso che ha raggiunto una storica promozione in Serie C, come anticipato dal Direttore, ci sono tantissimi giovani. Ragazzi con grandi sogni e aspirazioni tanti dei quali, soltanto lo scorso anno, giocavano nella Juniores Nazionale. “Quando sono arrivato, tra anni fa, mi era stato chiesto di fondare un progetto basato sui giovani. Ma ho ereditato un settore giovanile molto in difficoltà, con pochissimi ragazzi. Ci siamo messi a lavoro e la cosa clamorosa è che da lì ad un anno abbiamo creato uno squadrone Juniores che ora si è catapultato in prima squadra. La vittoria del campionato di categoria, con una stagione da record, resta ancora oggi probabilmente la mia più grande soddisfazione. Ora tanti di quei ragazzi sono in prima squadra e vi assicuro che sono qualcosa di straordinario per la Serie D. Mi ricorderò per sempre quando andai in ufficio dal padre di Parlanti (classe 2004) per comunicargli la vogli di portare il figlio in prima squadra; rimase sbigottito. Gli dissi che il ragazzo nel breve sarebbe diventato una pedina fondamentale, mi prese per matto. Oltre a lui penso anche a ragazzi come Furno, Daniello e Troiano“.

“Ora è facile dire che abbiamo uno squadrone, a inizio anno in pochi credevano in noi”

Non tutto è sempre chiaro dall’inizio, o almeno non a tutti. Infatti ci racconta Mancuso che molti hanno cambiato idea sul suo Sestri Levante: “Adesso mi capita spesso di incontrare gente che parla di questo gruppo come uno squadrone. Le stesse persone però ad inizio anno mi chiedevano se saremmo riusciti a salvarci. Ad inizio anno questa era una squadra con un allenatore che veniva dal basso, con giocatori sconosciuti e un gruppo Juniores portato in blocco in prima squadra“.

E’ stato bello essere una sorpresa fino a gennaio– prosegue il direttore- ma ormai questo discorso non regge più. L’ho capito quando, dopo la sosta, abbiamo avuto una leggera flessione. In quel momento ho visto i giocatori, che avevano messo il cuore su questo primo posto, un po’ in ansia. Lì ho capito che ormai non eravamo più una sorpresa. Altre squadre all’inizio avevano tanti nomi ed il nostro vantaggio è stato sicuramente quello di essere più leggeri e non avere pressioni, ma ora vogliamo questo risultato e sentiamo di meritarlo“.

“E’ bello avere un presidente così”

Il rapporto tra Sestri Levante e il Direttore è molto forte. Lì si è sposato (ci racconta) e ha trovato una sinergia unica con il territorio e con la squadra. “Devo dire che qui mi trovo benissimo. A Sestri ho capito l’importanza di avere un presidente come Risaliti; una persona incredibile che mette il cuore in quello che fa. La cosa che più mi è rimasta impressa di questi tre anni è la sua tristezza per essere retrocesso nell’anno del centenario. Questo mi è rimasto impresso e questa stagione la vogliamo dedicare a lui“.

Ma se c’è un’altra persona che devo ringraziare è, senza dubbio, Vittorio Raffo; come un padre per me. Lui mi ha lasciato la sua “poltrona” da direttore sportivo e ora sta svolgendo benissimo il ruolo di Vice-presidente. Ha rischiato tanto portando lì e grazie a lui e alla sua fiducia senti di essere cresciuto tantissimo sia come uomo che come professionista”.

Sestri Levante, Mancuso: “Entrerà una nuova figura in società, e dico a tutti di stare tranquilli”

Da quando è finito il calciomercato, lo scorso 31 gennaio, Paolo Mancuso ha completato il suo lavoro. Da spettatore ora sogna e attende con ansia di raccogliere i frutti di tutto il duro lavoro di questi anni. Sul futuro però ci tiene ad aggiungere: “Ricevo tanti messaggi sul futuro del Sestri Levante in Serie C. Dico a tutti di stare tranquilli. Entrerà una nuova figura con delle quote societarie. Si tratta di Marco Del Gratta, una persona che ha un entusiasmo incredibile e che porta positività. Aiuterà tantissimo il presidente Risaliti che sta facendo tantissimo. Sono un pò come una coppia d’attacco: Risaliti è il 9, guarda i numeri ed è un vincente, l’altro è un 10, il fantasista dalla giocata imprevedibile. Quindi ripeto, se questa squadra avrà la fortuna di fare la Lega Pro sarà di sicuro in buone mani“.

Progettualità, giovani, tanta fame e un ottimo rapporto con il gruppo di lavoro. La formula del successo del Sestri Levante è tutta qua. Parole e musica del suo architetto.

A cura di Edoardo Gregori

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