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Il 2024 del Siracusa: voglia di un sogno chiamato Serie C

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Dal percorso con Cacciola e Spinelli al nuovo corso Turati: gli ultimi mesi azzurri

Ambizione, fame e voglia di migliorarsi, anche a costo di cambiare volto: il 2024 del Siracusa, targato Alessandro Ricci, si riassume così. Con i 77 punti totali nel Girone I, intercorsi tra il regno CacciolaSpinelli e il nuovo percorso con Marco Turati in panchina. Tutto all’insegna del sogno chiamato Serie C.

Numeri importanti anche per l’attacco azzurro che, nell’anno solare, ha totalizzato ben 76 marcature tra tutte le competizioni mentre la difesa ne ha subite soltanto 24.

Un equilibrio perfetto, per certi versi straripante, alimentato certamente anche attraverso la mole realizzativa di bomber Mimmo Maggio, terminale offensivo assoluto con 16 centri personali e simbolo sempre più riconosciuto nell’universo aretuseo.

Curiosità: il 2024 azzurro, stappato dal gol di Giuliano Alma, utile a dare vita alla rimonta contro il Canicattì, sotto lo sguardo attento del De Simone, si è concluso in casa proprio sotto il segno del classe 1993, autore della fulminante doppietta sull’Igea Virtus nel 3-0 del 22 dicembre scorso.

Il percorso del Siracusa nel 2024

Iniziato con tre vittorie consecutive, il 2024 del Siracusa si è ben presto evoluto con una sorprendente rivoluzione, avvenuta proprio al fotofinish della scorsa stagione: fuori Cacciola e dentro Spinelli. Una scelta capace di portare gli azzurri a 6 vittorie in 7 partite, con tanto di trionfo ai playoff contro la Reggina, grazie alla coppia Maggio-Sarao (il 99 è arrivato dal Catania proprio nella scorsa finestra invernale).

Nonostante le soddisfazioni raccolte, però, gli azzurri non riescono a fermare la corazzata Trapani e, nel corso della sessione estiva affidano le redini del progetto alla coppia TuratiMignemi: il percorso è fin qui netto, nonostante l’eliminazione dalla Coppa Italia e l’addio recente del ds siciliano. I Leoni, infatti, hanno chiuso in vetta il girone d’andata. L’aggiunta in corso d’opera al progetto di una figura storica come Walter Zenga e lo scoppiettante inizio di questo mercato lasciano ben sperare: l’obiettivo professionismo è più che mai vivo anche nel 2025. Con la promessa, poi, di respirare la C il più a lungo possibile.