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Siracusa, Russotto: “Siamo un gruppo forte: puntiamo al professionismo”

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Siracusa, alla vigilia della sfida di Coppa Italia Serie D parla Andrea RussottoIl centrocampista ex Napoli, Livorno e Catania ha parlato in conferenza stampa davanti ai giornalisti locali, toccando diversi temi prima del match contro il Ragusa.

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Siracusa, Russotto: “Ci stiamo allenando per farci trovare pronti”

Il Siracusa si sta allenando dal 30 luglio, data di inizio della preparazione pre-campionato. Le alte temperature di questi mesi non sembrano preoccupare più di tanto Russotto. “Il caldo – ha spiegato il centrocampista – può creare qualche problema, ma ormai è un mese che ci alleniamo a queste temperature: ci si allena per farci trovare pronti anche al caldo nelle partite ufficiali, anche se non sono le condizioni ideali. In questo mese abbiamo messo benzina nelle gambe e abbiamo conosciuto pregi e difetti di ognuno di noi. Le prime sfide sono di test, per vedere ciò che è stato svolto nel ritiro pre-campionato. Speriamo di essere pronti”.

L’ex Catania si è messo a completa disposizione dell’allenatore Cacciola .“Nei test – ha aggiunto Russotto – ha messo in campo le sue idee di gioco e i suoi schemi. Ognuno di noi gioca nel ruolo in cui Cacciola pensa che possa dare il meglio di sé. Nel calcio di oggi un giocatore che riesce a ricoprire più posizioni in campo può far sempre comodo. Sta a me e ai miei compagni farci trovare pronti e soprattutto metterci a disposizione dell’allenatore, in un ruolo o in un altro. Nello spogliatoio stiamo bene tra di noi e la società non ci fa mancare nulla, facendoci lavorare bene in questo periodo. Abbiamo tutti la stessa età, con tanti giovani, ed il gruppo è bello e solido: questa è la base per creare qualcosa di importante”. 

Catania Russotto

“Devo molto a questa terra: spero di essere fortunato a Siracusa come lo sono stato a Catania”

Per Andrea Russotto inizierà il suo secondo anno consecutivo in Serie D, dopo la trionfale stagione 2023-2024 a Catania, nella quale ha segnato 8 reti in 26 apparizioni. “La Sicilia – dichiara – ha cambiato gran parte della mia vita: devo molto a questa terra. L’anno scorso a Catania ho fatto parte di una rosa importante e mi affacciavo in un mondo nuovo, quello della Serie D. Sono stato fortunato perché ho fatto parte di un gruppo molto forteSpero di essere altrettanto fortunato qui a Siracusa: ritengo sia una squadra forte che può fare molto bene. La società è molto ambiziosa, con le idee chiare. Nel calcio di oggi, dove programmare non è semplice, questo può fare la differenza. Sono contento di essere qui e ringrazio per la fiducia: so che le aspettative sono alte, quindi voglio ripagare la fiducia nel migliore dei modi”.   

I giornalisti in sala stampa chiedono al giocatore se il mercato aperto durante il campionato possa influenzare i giocatori. “Rappresenta – spiega Russotto – una condizione molto soggettiva. Per chi si ritrova al centro del progetto, le voci di calciomercato possono destabilizzare ben poco. Discorso a parte per chi è in uscita ed è messo alle porte dalle società, o per chi deve trasferirsi in altre squadre: non è una condizione semplice, ma sono regole che vanno avanti da tantissimi anni. Credo sia difficile cambiarle, magari anche creando una finestra di mercato più breve non sarebbe facile e si creerebbero gli stessi problemi. Anzi, oggi il calciatore è avvantaggiato se ha più tempo per scegliere, altrimenti sarebbe un mercato più frettoloso, con scelte non giuste da parte delle società. Nel calcio ci sono altre difficoltà, non è l’ostacolo più grande”. 

Russotto: “Siracusa e Catania sono realtà molto simili: possiamo fare bene e tornare presto tra i professionisti”

Russotto, inoltre, non vede particolari differenze tra le sue due ultime società. “Siracusa e Catania presentano realtà molto simili – spiega il calciatore -, per vogliacalore e tutto quello che concerne l’extra-campo. In società ho trovato delle persone competenti e ambiziose, a partire dal presidente, dai dirigenti e dall’allenatore: il meccanismo di Siracusa ha un’automatismo importante e sa quello che vuole. Trovare queste dinamiche all’interno di un club di calcio a oggi è diventato molto difficile, quindi queste sono le basi per partire e poter fare qualcosa di importante. Magari possiamo riportare tra i professionisti il Siracusa al più presto”. 

Che campionato troverà il Siracusa? “La Serie D è difficile – dichiara Russotto -, perché ogni partita deve essere affrontata con l’atteggiamento giusto. Non credo ci sarà una squadra ammazza-campionato, ci sarà molto equilibrio. Non ci nascondiamo: il Siracusa ha una rosa importante e dobbiamo rispondere sul campo. Ci possiamo togliere tante soddisfazioni”.

Russotto ha risposto anche ad una domanda sul rinvio del campionato a causa del caos esclusioni. “E’ il problema più importante del calcio – chiosa -. Ogni anno ci sono delle situazioni critiche e sono le società a risentirne di più, perché organizzano il ritiro, devono prendere degli accordi per alberghi, campi e amichevoli con altre squadre. Logicamente diventa tutto sempre più complicato. A noi calciatori, però, cambia poco: la nostra voglia di cominciare è tanta e vogliamo farlo il prima possibile. Questo è un tempo che possiamo sfruttare nel miglior modo possibile, conoscendoci meglio e mettendo in atto le nostre idee. Vivo il calcio da tanti anni: ho imparato a conoscere queste dinamiche. Per il momento penso ancora a giocare”.  

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Russotto e la sfida contro il Ragusa: “Dobbiamo darci delle risposte” 

Un’ultima battuta Russotto la concede sull’impegno imminente del Siracusa contro il Ragusa. “Dalla partita di Coppa Italia Serie D – conclude – mi aspetto delle risposte per noi stessi, per riuscire a vedere a che punto siamo sia dal punto di vista fisico che da quello delle idee di gioco e di noi come gruppo.Giocare in casa è un vantaggio perché abbiamo il nostro pubblico: è uno stimolo in più per fare bene e giocare un grande match. E’ la prima ufficiale, quindi potremo avere delle difficoltà. 

Per quanto riguarda i tifosi, ho conosciuto la piazza da avversario e so che non ci sono bisogno di tanti proclami. C’è grande entusiasmo per merito della società, non è facile: la gente vede in questi dirigenti qualcosa di importante, accompagnato dai risultati. I tifosi risponderanno presente, sono curiosi di vederci all’opera e sono sicuro che saranno una parte importante del nostro campionato”.