Siracusa, Turati: “Voglio più cattiveria in attacco”
Ha parlato alla vigilia di Siracusa-Ragusa l’allenatore del Siracusa Marco Turati
Il Siracusa è pronto a scendere in campo per la seconda giornata del girone I della Serie D. Dopo la sconfitta all’esordio contro la neopromossa Sambiase, il Siracusa cercherà sicuramente il riscatto al “Nicola De Simone”, dove arriverà il Ragusa guidato da Alessandro Erra.
In conferenza stampa, alla vigilia del primo incontro casalingo, l’allenatore dei siciliani Marco Turati ha analizzato la settimana di preparazione alla partita contro il Ragusa, dopo la bruciante sconfitta subita nella prima giornata.
Tra Ragusa e Siracusa sarà già il secondo incontro stagionale: le due squadre, infatti, si sono affrontate poche settimane fa nel turno preliminare della Coppa Italia Serie D, con il Siracusa che ha passato il turno vincendo 1-0 grazie al rigore trasformato da Manuel Sarao. Ora l’incontro si ripropone, e il Siracusa di Turati è praticamente costretto a vincere per evitare ulteriori preoccupazioni e, soprattutto, per iniziare con determinazione il percorso che dovrebbe portare i leoni in Serie C.
Turati, comunque, si è detto soddisfatto della reazione della sua squadra, che si è messa subito al lavoro per migliorare e correggere ciò che non ha funzionato contro il Sambiase, in particolare la difficoltà nel finalizzare le numerose occasioni create: “Quando sono venuto qui, ho chiesto subito una squadra forte caratterialmente, feroce e determinata. Voglio sicuramente più cattiveria in attacco. Nella partita di Coppa Italia abbiamo tirato 24 volte, mentre contro il Sambiase abbiamo avuto tantissime occasioni. Sappiamo dove dobbiamo migliorare, vogliamo farlo e stiamo lavorando giorno e notte affinché questi miglioramenti siano visibili.”
Siracusa, Turati: “Siracusa ha delle pretesi importanti”
La sconfitta contro il Sambiase ha sorpreso molti addetti ai lavori, che non si aspettavano una partenza del genere da una squadra costruita senza dubbio per vincere il campionato. A Siracusa, in tanti sono rimasti poco convinti della prestazione sottotono di alcuni giovani under, che non hanno soddisfatto le alte aspettative di una piazza esigente come quella siracusana.
“C’è sempre da considerare che gli under sono ragazzi giovani, e io dico sempre che giocare a Siracusa non è la stessa cosa che giocare nei settori giovanili o in una squadra che lotta per salvarsi, dove ci si può permettere di sbagliare una partita. Qui, naturalmente, abbiamo pretese importanti, e quindi anche i giovani sanno che il margine di errore è ridotto. Tuttavia, sono tutti ragazzi seri e sono davvero contento di loro.”