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Siracusa, tra primato e fischi: la dolce contraddizione di Marco Turati

turati-siracusa-squadra-credits_ amato

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Gli azzurri, protagonisti del Girone I, sono usciti tra qualche fischio nonostante la vittoria sul Licata

Lanciare un segnale di forza, anche a costo di incontrare ostacoli lungo il cammino. Il messaggio del Siracusa targato Marco Turati, a qualche ora dal successo sul Licata per 1-0 ottenuto al De Simone, sembra essere proprio questo.

La vittoria nella dodicesima giornata del Girone I di Serie D, arrivata grazie alla conclusione di Candiano su assist di Palermo, ha ulteriormente consolidato le ambizioni di primato del club azzurro. Nonostante più di qualche fischio arrivato nel finale.

Ventisei punti ottenuti, 18 gol fatti e quattro subiti. Miglior difesa del torneo e d’Italia dalla Serie A alla D, zero reti subite in casa in nove gare tra tutte le competizioni: i numeri dei leoni, piuttosto positivi ed in linea con le aspettative non sembrano comunque bastare. Ma cosa c’è dietro questa dolce contraddizione? E perchè il regno di Turati ha ancora più bisogno del cuore della sua gente?

Siracusa-Turati: tranquillità consapevole

L’arrivo di Marco Turati sulla panchina del Siracusa ha sin da subito rappresentato una sfida stimolante. Quella alla guida della società del presidente Ricci è infatti la prima esperienza da allenatore dell’ex difensore, voglioso di ottenere subito risultati importanti con i colori del suo cuore, che ha vestito in ben 86 occasioni.

Pazienza e consapevolezza, dunque, sono alla base del nuovo corso. Trascinato, sì, da nomi altisonanti per la categoria quali Maggio (capocannoniere con otto reti), Acquadro, Palermo, Convitto, Iovino, Di Grazia, Alma, Suhs e Russotto tra gli altri. Argomenti di dibattito: il rendimento in trasferta, la sofferenza collettiva in fase di gestione e proprio l’impiego del numero 10 ex Catania.

Ci ha pensato proprio l’allenatore lombardo, nel post gara ad analizzare il momento. Con una lucidità che, spesso, ha toccato anche corde d’autocritica. Imperativo migliorarsi, con un Russotto più coinvolto, la missione è già partita. Destinazione? Scafati: lo scontro al vertice, a pari punti dopo i soli otto punti ottenuti fuori casa. Prima però il confronto con l’Enna di mercoledì 20 novembre, in Coppa Italia.

Siracusa e Turati: destini incrociati, verso un sogno nel cuore chiamato Serie C.