Dai campi di provincia alle amichevoli con l’Inter: Andrei Cosma racconta la Social Football Academy
Social Football Academy è il progetto che fa sognare i giocatori non professionisti: l’intervista al CEO Andrei Cosma
Andrei Cosma, ex calciatore con un passato in Serie D e Lega Pro, ha scelto di cambiare il gioco, ma questa volta fuori dal campo. Oggi è il CEO della Social Football Academy, un progetto innovativo pensato per offrire ai giocatori svincolati un’occasione di farsi notare, non solo dai club dilettantistici ma anche da quelli professionistici. L’Academy organizza incontri amichevoli con squadre italiane e internazionali, attirando l’attenzione di numerosi osservatori. Un’opportunità d’oro per chi ha il talento, ma non i contatti giusti.
Abbiamo avuto il piacere di confrontarci direttamente con Cosma, fondatore e ideatore di questa iniziativa. Per iniziare, ci ha raccontato come è nata l’idea: “Dopo aver smesso di giocare, a causa di quattro infortuni, sono sceso di categoria e lì ho visto tanti giocatori validi che, purtroppo, non hanno avuto la possibilità di emergere. È stato un peccato, perché molti di loro avevano tutte le carte in regola per sfondare”.
“Abbiamo affrontato squadre di grande livello come il Renate e la Primavera dell’Inter“, ricorda Cosma. “In una di queste partite, ho dato la possibilità a un quindicenne di esordire. Era incredulo, persino impaurito. Poi, una volta entrato in campo, ha subito colpito una traversa”. E non mancano le esperienze internazionali.
Cosma ha sottolineato, nell’intervista a SerieD24, l’importanza di queste occasioni, portando come esempio calciatori come Federico Piovaccari, Andrea Compagno e Mirko Pigliacelli: “Le loro carriere in Romania sono state una vera svolta. Anche io ho avuto un’esperienza importante in Lituania, dove ho giocato in Serie B dopo un infortunio”. Andrei Cosma coltiva un sogno: “Vorrei creare una squadra, iscriverla a un campionato e accogliere ogni anno giovani talenti. Sarebbe fantastico”.
La Social Football Academy un’occasione, anche per la Serie D: le parole di Cosma
Il discorso si è poi spostato sui giovani talenti della Serie D, che spesso perdono visibilità una volta superato lo status di under. Cosma è diretto: “Molti di loro rischiano di essere ‘bruciati’. Ecco perché ai nostri raduni non puntiamo solo sulla preparazione tecnica, ma anche su quella mentale, con il supporto di mental coach. Stiamo valutando di anticipare i raduni a luglio per far vivere ai ragazzi un vero e proprio ritiro. Ma alla fine, indipendentemente dall’età, se uno è bravo, deve giocare“.
L’Academy ha già portato a casa i suoi primi successi, come nel caso di Matteo Zenoni, acquistato dal Fanfulla in Serie D: “Un giocatore esplosivo, con una grande energia. Oltre a lui, abbiamo spinto altri 3-4 ragazzi dalla prima e seconda categoria all’Eccellenza”. Per Cosma, non è il curriculum che conta, ma il talento: un principio che guida l’Academy nel formare calciatori, indipendentemente dall’esperienza o dall’età, come stesso lui ripete. Un’occasione per chi di visibilità ne ha troppo poca, nonostante i piedi viaggino su velocità differenti da quelle degli altri.