Il Sona è retrocesso in Eccellenza. A condannare i veneti ora è anche l’aritmetica. La vittoria del Città di Varese contro la Folgore Caratese rende amaro il successo della squadra di Zanini contro la Varesina. Con 7 punti di distanza dal terzultimo posto a due giornate dalla fine, per il Sona è tempo di salutare la Serie D dopo tre stagioni. Un triennio inaugurato nel 2021 con il botto dell’acquisto dell’ex Inter Maicon e concluso con un’annata decisamente sciagurata contraddistinta da ben due cambi in panchina e la telenovela societaria con il Chievo.
Ad avviare la stagione del Sona il grande botto della possibile fusione con il Chievo Verona, club storico nel passato recente in Serie A e recentemente fallito. La nascita del nuovo Chievo Sona era data ormai per fatta. Il progetto di Campedelli era pronto a partire con tanto di comunicato ufficiale che ne dava l’annuncio.
“Confermato il sodalizio Chievo – Sona con la ratifica da parte della F.I.G.C e della COVISOD relativamente alla nuova denominazione sociale e ai requisiti per l’iscrizione al campionato di serie D nazionale” si leggeva lo scorso luglio.
Poi il passo indietro, sotto le pressioni burocratiche dei curatori fallimentari del Chievo Verona. Campedelli ci prova in tutti i modi, ma nulla: il Chievo Sona non s’ha da fare. Con l’interrompersi del progetto, arrivano anche le dimissioni del direttore sportivo Maule.
Nel frattempo il Sona fatica sul campo, conquistando appena 4 punti nelle prime 6 giornate di campionato. A seguito di questa partenza a rilento la società opta per il primo cambio di allenatore, esonerando Zanini e chiamando sulla panchina Jody Ferrari. Il tanto atteso cambio di marcia però non arriva.
La squadra veneta continua ad inanellare una sconfitta dopo l’altra. Dopo tre mesi sotto la disastrosa guida Ferrari (appena 7 punti in 12 partite) il presidente Pradella annuncia un nuovo cambio in panchina, richiamando Nicola Zanini. Anche questa volta, l’accelerata non arriva, o meglio, arriva troppo tardi. Nell’ultimo mese infatti il Sona colleziona tre vittorie casalinghe di fila, ma i precedenti 4 ko consecutivi avevano già compromesso il miracolo salvezza.
I veronesi pagano dei pessimi numeri in entrambi i reparti (24 gol fatti e 52 subiti, solo la Saronnese ha fatto peggio). Senza contare la confusione extra campo che forse ha condizionato lo spogliatoio. Seguiranno ora mesi di dovute valutazioni per riportare serenità all’interno dell’ambiente. Il Sona ripartirà dall’Eccellenza, sperando di conquistare al più presto il ritorno in Serie D che ora saluterà malinconicamente in queste ultime due partite che restano.