Immaginate di vincere un campionato con ben 10 giornate di anticipo dopo 72 punti raccolti nelle giornate fin qui disputate. Un cammino di 24 risultati utili consecutivi. Una promozione meritata. Un gruppo squadra unito sul quale sei consapevole di poter fare affidamento. E infine delle buone basi da cui partire per progettare la prossima Serie D. “Noi già stiamo progettando la Serie D. Abbiamo tante iniziative da lanciare. Siamo proiettati alla continua crescita. Per quanto riguarda il lato tecnico, noi già stiamo pensando ai calciatori da prendere“. Stiamo parlando del Sora, club di Eccellenza laziale, e queste sono le prime dichiarazioni che il suo presidente, Giovanni Palma, ha rilasciato ai nostri microfoni.
“Una grande emozione“, le prime sensazioni del presidente Palma sulla promozione raggiunta. “Questo è il coronamento di un sogno raggiunto dopo 4 lunghe annate di sacrifici e che ripaga tutti gli sforzi fatti in questi anni. Il merito è condiviso con i tifosi, che ci sono sempre stati e rappresentano una piazza e una tifoseria caldissima“.
Un obiettivo frutto di un progetto lungo 4 anni. “Nelle 3 annate precedenti abbiamo sempre avuto l’obiettivo di raggiungere la promozione in Serie D. Un obiettivo che abbiamo sfiorato in tutte le occasioni. Il primo siamo rimasti fermi per la pandemia, i due anni successivi sono stati comunque influenzati dal Covid. Questo è stato il primo campionato regolare e quindi da inizio stagione abbiamo programmato un campionato di vertice per non correre particolari rischi. Così è stato”.
“Gli elementi fondamentali del Sora?”. Palma non ha dubbi, imparare dagli errori commessi in passato è la prima vera lezione per raggiungere i migliori successi. “Lavorare qui 4 anni ci ha permesso di crescere molto come società e di acquisire la giusta esperienza. Abbiamo evitato gli errori che abbiamo commesso e questo ci ha permesso di essere più cinici e concentrati verso il nostro obiettivo. Un ringraziamento va all’allenatore, ai collaboratori e ai calciatori, che hanno creato un grande gruppo. Questa squadra rimarrà nella storia di questa categoria. Hanno fatto un’impresa“.
“Abbiamo iniziato con il piede sbagliato il campionato. Infatti, siamo stati sconfitti”. Il Sora ha incontrato la sua prima difficoltà della stagione nella sua prima giornata di campionato. Un passo falso dal quale la squadra è stata subito capace di rialzarsi. “La prima partita, paradossalmente, ci ha dato forza. Conta che questo è un gruppo nuovo. E poi dalla seconda giornata in poi abbiamo iniziato un grande percorso, e partita dopo partita, si è creata la consapevolezza tra tutte le componenti. La squadra si è responsabilizzata. Abbiamo raggiunto 24 vittorie di fila, cosa che dimostra quanto sono stati forti questi ragazzi. A loro il giusto riconoscimento“.
La squadra è il vero punto di forza: “Abbiamo costruito un gruppo con un mix di giovani e calciatori esperti. La Serie D, tuttavia, ci proietta in una realtà giovanile“. Ma non solo. Il presidente del Sora ha in mente anche di puntare sui giovani. “Dunque, teniamo conto che per puntare sui giovani abbiamo bisogno delle adeguate strutture. Questa è una cosa che ho chiesto espressamente al sindaco, visto che quest’anno abbiamo dovuto svolgere tutte le attività all’interno dello stadio. Dalla prossima stagione mi auguro che le cose, dal punto di vista strutturale, cambino. Da lì puntare a un progetto a lungo termine dato che questa società ha dimostrato la sua serietà“.
“Abbiamo un ottimo rapporto con il sindaco che ci ha accompagnato solo nell’ultimo anno del nostro operato”. Dichiara il presidente del Sora. “Il sindaco è un amante del calcio, essendo un ex calciatore, ed è molto vicino alla società. Tuttavia, lo stesso sindaco deve fare i conti con il budget e le difficoltà dell’amministrazione comunale e provinciale, visto che lui ha avuto la nomina come Presidente della Provincia“.
Il campo e il manto erboso. Due elementi importanti per investire nel futuro e creare un progetto a lungo termine e ambizioso. “Vogliamo la gestione del campo. Se non fosse disponibile, ci auguriamo si possa pensare di ristrutturare quantomeno il manto erboso. Successivamente ci auguriamo che l’altra struttura cittadina ritorni alla prima squadra e ci permetta di poter sviluppare il progetto giovani. Questa è una cosa fondamentale, io sono l’unico, da quanto sono in sella alla società, che non è mai riuscito ad avere a disposizione“.
“Noi già stiamo progettando la Serie D. Abbiamo tante iniziative da lanciare, come la Web TV o il sito con la traduzione in inglese per raggiungere i tifosi che sono nel mondo. Siamo proiettati alla continua crescita. Per quanto riguarda il lato tecnico, noi già stiamo pensando ai calciatori da prendere”. Rivela il presidente Palma, che continua. “Ovviamente, ora siamo a marzo, e dunque è prematuro tesserare i giocatori in questo momento. Stiamo facendo un’attenta attività di scouting soprattutto per i giovani. Vogliamo creare una rosa degna della piazza“.
Una promozione progettata da inizio stagione. “Questa promozione è stata voluta. L’anno scorso, dopo la delusione ai playoff persi ai calci di rigore, ho avuto questo obiettivo e volevo raggiungerlo a tutti i costi. Abbiamo sperato in un ripescaggio, non c’è stato, e partendo dall’Eccellenza ho voluto promettere ai tifosi di costruire una squadra degna di questo campionato. Vincere il campionato a marzo è un vantaggio per la programmazione, ma se fosse arrivato all’ultima partita non sarebbe stato comunque un problema“.
“Stiamo cercando di impiantare a Sora le basi solide delle mie esperienze precedenti. Portare qui una gestione aziendale, che mi permetta di avere una continuità nel corso del tempo. Sora è una piazza che si presta, vedere i tifosi festeggiare in piazza dopo l’ultima partita è stato bellissimo“, spiega il presidente.
Infine, Palma conclude con una dedica ai tifosi. “Ringrazio i tifosi per il loro supporto durante tutto il campionato. Non posso fare altro. Gli chiedo semplicemente di stare ancora lì a supportarci. Proveremo a ripetere un’annata come questa, magari per raggiungere la Serie C“.
A cura di Ettore Aulisio