Il Sorrento guida la classifica del girone G a pari punti (44) con la Paganese. Un piazzamento frutto di costanza, sacrifici e bel gioco della squadra rossonera, guidata in particolare da Giuseppe La Monica. Un centrocampista con il vizio del bomber. Sono fin qui 7 le reti di La Monica, tantissime per quello che sarebbe un semplice centrale di metà campo. Reti, tra l’altro, molto spesso decisive come quella nell’ultima gara contro Ilvamaddalena finita 1-0.
Il Sorrento di Giuseppe La Monica, insieme alla Paganese, è stata senza dubbio la corazzata di questo girone. 13 vittorie, 5 pareggi e 5 sconfitte, due di queste arrivate per 1-0 nelle ultime 4 gare in cui c’è stata una brusca frenata per il club campano. La promozione però non si è allontanata, complici le due sconfitte proprio della Paganese che hanno permesso ai ragazzi di Vincenzo Maiuri di rimanere aggrappati al primo posto.
Sì, perchè la differenza reti parla proprio a favore del Sorrento: 35 reti e solo 20 subite. Cioè terzo miglior attacco e seconda miglior difesa del gruppo. Non grandissimi numeri per una capolista, ma la fase offensiva ha più volte risentito di diversi problemi nel ‘metterla dentro’. I dati parlano chiaro: in 12 gare su 23 il Sorrento ha segnato 1 o 0 reti. Eppure il primo gradino del podio lo occupano loro, trainati sicuramente dalle prestazione fenomenali di Giuseppe La Monica. Per il classe ’96 7 gol e 1 assist in 22 match disputati.
Il faro del Sorrento quest’anno è certamente lui: Giuseppe La Monica. Agonismo, grinta e gol caratterizzano le sue prestazioni ogni domenica. Per questo i canali ufficiali del club hanno riportato le sue parole in vista dell’importante gara contro Pomezia:
“Siamo molto felici di quanto stiamo facendo – spiega La Monica – ma allo stesso modo siamo coscienti di non aver fatto ancora nulla. Ad inizio stagione non eravamo accreditati dei favori del pronostico ma ci siamo meritati ogni punto e questa posizione di classifica ad undici turni dalla fine”. Il giocatore sta vivendo una stagione surreale, con 7 gol già segnati. Cercherà di ripetersi anche domani a Pomezia, ma dovrà farlo senza i propri tifosi:
“Sono contentissimo perché mi sento ormai tatuati questi colori sulla pelle ma soprattutto sono felice che la squadra abbia riportato allo stadio quell’entusiasmo che qui mancava da anni. Dobbiamo essere concentrati e grintosi per portare punti a casa, metteremo in campo tutto quello che abbiamo proprio per onorare i nostri tifosi che non potranno essere presenti. Siamo una squadra umile, stiamo sempre con i piedi per terra ma adesso per noi saranno undici finali.”