L’importante armatore investe nel calcio: “Fiduciosi sul nuovo stadio”
E’ tempo di programmare il futuro in casa Sorrento. Attraverso le parole del Presidente Giuseppe Cappiello, il progetto del club campano si appresta ad essere uno dei più interessanti del panorama calcistico italiano. Nuovo stadio, una rosa da puntellare, e un nuovo allenatore che è pronto a far sognare la piazza. Il numero uno rossonero non si pone limiti, ma ci tiene a presentare una squadra che si diverta e faccia divertire il caloroso popolo sorrentino. Tutti i progetti dell’ambizioso club campano, raccontati in esclsuiva nell’intervista esclusiva a SerieD24.com.
Il nuovo stadio del Sorrento
Il Presidente fa il punto della situazione riguardante il progetto del nuovo stadio: “C’è la disponibilità del nostro main-sponsor, nella figura dell’Armatore Gianluigi Aponte, di finanziare questa operazione che però, al di là dello sport, avrebbe anche come oggetto la creazione di un polo fieristico con la realizzazione di un parcheggio. Una struttura polivalente che dovrebbe servire, oltre che alle associazioni sportive, anche a quelli che sono i nostri turisti, perché l’attività principale di Sorrento è sicuramente quella alberghiera. Noi siamo fiduciosi, e speriamo che vada in porto perché significherebbe avere anche uno stadio all’altezza di quella che è la nostra programmazione basata sui giovani, ma è chiaro che il Sorrento ha anche la una sua storia fatta di campionati di Serie B e Lega Pro. Il finanziamento, o la donazione come sembrerebbe possa essere da parte dell’Armatore, ha sicuramente un risvolto anche per noi società. E’ un atto che l’Armatore Gianluigi Aponte è finalizzato sicuramente ad accontentare tutti i settori come lo sport, i turisti, gli albergatori e i sorrentini in generale”.
Cappiello: “La panchina del Sorrento a Vincenzo Maiuri”
La scelta del nuovo allenatore va anche oltre i risultati sportivi: “Maiuri ritorna per riprendere il discorso che avevamo lasciato in sospeso per la pandemia che poi ha determinato la sospensione di un campionato che ci aveva visto protagonisti in quel momento. Noi non eravamo sicuramente nelle previsioni di poter competere con Bitonto e Foggia. Non eravamo attrezzati per fare un campionato di vertice. Ci siamo riusciti perché c’è stata una programmazione e delle componenti che hanno remato tutte nella stessa direzione.
Maiuri è un discorso che noi abbiamo ripreso, ma sempre guardando a quella che è la nostra programmazione che è quella della valorizzazione dei giovani. Il Sorrento, guardando anche i risultati che arrivano dal nostro settore giovanile, punta comunque a tornare ad essere quello che era un tempo, ossia una fucina di giovani talenti. Non dimentichiamo che il capocannoniere delle ultime edizioni del campionato italiano è partito proprio da qui. L’obiettivo è innanzitutto ricostruire la base attraverso il calcio dei giovani. Maiuri è la persona giusta per proseguire questo discorso, perché anche nell’anno in cui noi abbiamo lottato per i vertici avevamo 5-6 under in campo. Maiuri ha nella sua capacità di dialogo la qualità migliore. E’ uno che ascolta tutti e fa parlare tutti, e riesce a trasmettere quella fiducia di cui i calciatori hanno bisogno. Si punta sui giovani, ma non ci precludiamo l’obiettivo di stare nelle posizioni di vertice, perché la squadra verrà comunque creata miscelando gioventù ed esperienza”.
Gli obiettivi della società
Gli obiettivi della società sono diversi, in particolare quello di giocare bene, divertirsi e far divertire: “Il primo obiettivo è quello di lavorare come fatto in passato, ossia con l’obiettivo di fare bene e meglio. Non ci possiamo precludere niente, perché l’esperienza precedente di Maiuri lo ha già dimostrato. Noi non possiamo dire che lotteremo per la salvezza e poi magari ci ritroviamo a un punto dalla prima. L’ambizione è quella di fare bene, riportare l’entusiasmo tra i tifosi, riportarli allo stadio, e soprattutto divertirci. Non è solo il risultato sportivo di Maiuri che è stato importante, bensì la sua qualità di gioco espressa. Noi abbiamo visto partite con proiezioni offensive costanti, il Sorrento che giocava nell’altra metà campo con l’avversario che non riusciva ad uscire. L’obiettivo è fare un bel calcio e divertirci tutti, e poi di conseguenza arriveranno anche i risultati. L’intenzione è sicuramente quella di ritornare al più presto tra i professionisti. Sullo stadio siamo ancora in una fase programmatica, però rispetto al passato c’è un programma sicuramente più chiaro. Il nome dell’impianto? Non sono autorizzato a sbilanciarmi, ma sono più contento di sapere che ci sarà una struttura all’altezza di quella che è la nostra tradizione”.
Un sguardo a quello che sarà il mercato
E’ tempo di mercato, e il Presidente fa il punto della situazione di quella che sarà la strategia: “Si punterà a qualche riconferma, così come ci sarà qualche nuovo arrivo. Cercheremo di dare spazio ai ragazzi della Juniores che hanno ben figurato quest’anno. Sicuramente guarderemo in casa nostra, ma la squadra non sarà totalmente rivoluzionata. Abbiamo scelto il nuovo direttore sportivo anche per le sue esperienze in passato nei settori giovanili di Cesena, Pisa, oltre che per il lavoro fatto a Portici dove ha assemblato giovani e giocatori esperti. Io sono fiducioso, perché vedo due persone, allenatore e direttore sportivo, che hanno già una bella sintonia. Sono due persone che parlano di calcio allo stesso modo. Il futuro di Ripa? Stiamo valutando. Queste sono quelle situazioni dove occorre che s’incontrino la domanda e l’offerta. Siamo ancora in una fase interlocutoria”.
Capitolo girone
L’obiettivo della società è di provare ad inserirsi nel girone sardo-laziale: “Io penso che si potrebbe provare a presentare la domanda per partecipare al girone laziale con trasferte sarde. Ci proveremo anche per dare la possibilità ai tifosi di seguire la squadra in trasferte non tante lunghe come quelle della Sicilia. Anche su questo aspetto ci stiamo ancora lavorando, quindi non è una scelta definitiva”.