Massimo Oddo e Fabio Grosso, i due “figli” della Renato Curi stasera l’uno contro l’altro
Questa sera, tra le tante sfide di Serie B, spicca anche uno Spal-Frosinone che mette di fronte due icone del calcio italiano con un passato tra i Dilettanti. Massimo Oddo, fresco di ritorno in panchina, avrà di fronte Fabio Grosso in un match dai corsi e ricorsi storici per entrambi.
Il percorso di Massimo Oddo
Massimo Oddo cresce col pallone tra i piedi grazie a papà Francesco, ex calciatore e allenatore in numerose squadre del professionismo come Reggiana, Salernitana e Venezia. Terzino destro di natura, ma abile anche nel ruolo di difensore centrale. Il suo punto di forza? La raffinatezza del piede. Non solo assist, ma anche rigori e punizioni che hanno fatto la fortuna di Milan, Lazio, Lecce e non solo. I numeri, infatti, parlano chiaro: 24 calci di rigore segnati su 27 calciati e media realizzativa di 88,9%.
Massimo Oddo, così come sui tanti colleghi, ha avuto un passato anche tra i Dilettanti. Inizia a giocare nelle giovanili della Renato Curi (oggi in Eccellenza abruzzese) con cui ha vinto il Campionato Allievi Dilettanti. Dopo aver esordito in prima squadra e collezionato complessivamente 3 presenze nel corso della Serie D 1992-1993, a soli 17 anni si trasferisce nelle giovanili del Milan.
In quella stagione, la Renato Curi concluse al terzultimo posto in classifica con 27 punti con l’inevitabile retrocessione in Eccellenza. In quel girone c’erano squadre blasonate che oggi interpretano ruoli da grandi protagonisti in Serie D come Fasano, Nardò, Brindisi e Pineto, oltre che all’Audace Cerignola (oggi in C) e il Benevento che all’epoca era denominato come “Sporting Benevento“.
Anche Fabio Grosso è passato per la Renato Curi
Anche la Renato Curi è presente nel percorso di Fabio Grosso. L’ex Palermo e Inter non ha bisogno di presentazioni sulla sua carriera e su quanto fatto in Nazionale, ma è giusto sapere che anche lui è partito da lontanissimo.
La carriera di Grosso è cominciata nel campionato di Eccellenza proprio con la maglia della Renato Curi. Il suo potenziale era notevole, tant’è che segnò 47 gol in poco più di 100 presenze. Nel primo anno di Grosso in Abruzzo, nell’Eccellenza 1994-95, arrivò un quarto posto in classifica con davanti squadre del calibro di Pineto, Lanciano e L’Aquila.
Questi numeri non potevano passare inosservati, e il Chieti decise di acquistarlo per provare il salto in Serie C1. Il debutto tra i professionisti arrivò nel campionato di Serie C2 dove in tre stagioni totalizzò 17 reti in 68 partite, 9 delle quali nella stagione 2000-2001 che sancì la promozione degli abruzzesi in Serie C1.
Questa sera Spal-Frosinone li metterà di fronte l’uno contro l’altro
Spal-Frosinone è anche Massimo Oddo contro Fabio Grosso. “Contro” è solamente per una questione di campo perché tra i due, come ben noto, c’è un forte legame d’amicizia. Indelebili gli anni della Nazionale, in particolare quelli in Germania con la vittoria del quarto titolo mondiale contro la Francia ai rigori. Già, quei calci di rigore tanto cari a Oddo che però, in finale, non ha avuto modo di calciarne neanche uno. Lo ha fatto l’altro rigorista di lusso di Marcello Lippi, Grosso, che col suo sinistro d’oro ha dipinto d’azzurro il cielo di Berlino.
Tralasciando il passato, Oddo è arrivato alla Spal per provare a salvare una squadra che attualmente è al penultimo posto in classifica e a secco di vittoria dallo scorso novembre. D’altro canto c’è la capolista Frosinone di Fabio Grosso che non vince da due partite ma che sta disputando un campionato straordinario. Chi riuscirà ad avere la meglio tra i due “figli” della Renato Curi?
A cura di Gerardo Guariglia