Due anni di squalifica per un giocatore del Candiolo, una squadra di Seconda Categoria piemontese, per aver strizzato i capezzoli all’arbitro. Il fatto che ha visto protagonista Alessandro Principato è avvenuto nell’ultima gara tra la capolista Candiolo e la Polisport Castagnole settima.
Qui il comunicato ufficiale del giudice sportivo sulla squalifica: “Per condotta violenta ai danni dell’arbitro. Nello specifico, il giocatore veniva espulso per aver rivolto un insulto al direttore di gara dopo che questi aveva fischiato un fallo in favore degli avversari. Dopo la notifica del provvedimento il Sig. Principato reagiva aggressivamente, protestando e pestando volontariamente il piede destro dell’arbitro, continuando ad insultarlo.“
“Nonostante l’invito ad allontanarsi, il tesserato reiterava la propria condotta ingiuriosa e violenta, stringendo con forza un capezzolo dell’arbitro, causandogli un forte dolore che persisteva sino a oltre metà del secondo tempo di gioco. Il Sig. Principato, inoltre, rallentava la propria uscita dal campo, causando una consistente perdita di tempo, e nel mentre proseguiva nel rivolgere gravi ingiurie e pesanti minacce al direttore di gara“
Nell’ultima partita di Seconda Categoria piemontese il Candiolo, capolista del girone E, doveva affrontare la Polisport Castagnole ottava in classifica. Una partita che doveva essere semplice ma così non è stato. Durante la gara infatti viene espulso Alessandro Principato, giocatore del Candiolo, per aver rivolto un insulto al direttore di gara.
Principato dopo essere stato espulso però ha reagito in modo inappropriato protestando verso il direttore di gara, fino anche a stringere il capezzolo dell’arbitro. Come scritto dal giudice nel comunicato il dolore per il ragazzo è rimasto fino al secondo tempo. Proprio per questo, oltre a ulteriori offese, Principato del Candiolo ha ottenuto una squalifica fino al 22 febbraio 2026.