L’ottovolante di Guberti, l’Europa conquistata e la Serie D
La carriera di Stefano Guberti non è mai stata molto regolare. Un continuo saliscendi tra la A e la B. L’Europa conquistata da protagonista con la Sampdoria e il processo per calcioscommesse a Bari, fino ad arrivare alla Serie D con il Sassari Latte Dolce e il Siena. Troppa irregolarità per un giocatore che ha più volte dato prova di un talento fuori dal comune.
Guberti nasce a Sesto San Giovanni ma si trasferisce sin da subito in Sardegna. Qui inizia a giocare a calcio. Dopo due stagioni con il Villamassargia, esordisce nei campionati dilettantistici sardi con l’Asseminese, vincendo un campionato di prima categoria. Nella stagione 2004-2005 lo compra la Torres con cui gioca in Serie C1 29 partite segnando anche 3 gol.
Guberti tra Serie A e B
L’anno seguente, l’Ascoli del presidente Benigni lo vuole in Serie A; viene acquistato dai sardi per 300mila euro. Nonostante con Tesser, non trovi particolare spazio, esordisce in serie A il 10 Settembre 2006 contro l’Atalanta. La squadra non va benissimo ed infatti Tesser verrà esonerato. Con l’arrivo di Nedo Sonetti, le cose cambiano. Si guadagna il posto da titolare sulla fascia sinistra, e a fine della stagione metterà insieme 22 partite ed una rete; non sufficienti però ad evitare al club marchigiano la retrocessione in Serie B.
Nonostante il forte interessamento della Fiorentina, Guberti rimane ad Ascoli in Serie B. Si afferma come giocatore fondamentale per la squadra bianconera e incrementa anche la propria capacità realizzativa. In tutto con l’Ascoli sono 81 le presenze complessive accompagnate da 12 gol.
L’anno successivo, nella finestra invernale della stagione 2008-09 si trasferisce a Bari. Qui, allenato da un giovanissimo Antonio Conte, esplode definitivamente; segna 9 gol in 18 partite tanto che a giugno si guadagna la chiamata della Roma di Luciano Spalletti. La sua esperienza nella capitale non è delle più semplici. La squadra è di altissimo livello, la concorrenza fortissima e riesce per questo ritagliarsi poco spazio che alla fine dell’anno ammonta a 12 presenza con un solo gol, il suo primo in Europa, al Košice.
A dargli una nuova chance ci pensa la Sampdoria. L’11 gennaio 2010 si trasferisce in prestito a Genova. L’avventura blucerchiata, come in un ottovolante, riporta in alto la carriera di Guberti. In quella squadra da sogno, con Cassano e Pazzini, l’esterno ritrova finalmente continuità. 16 partite e 2 gol alla prima stagione suggeriscono alla squadra del presidente Garrone di comprare la comproprietà del cartellino dalla Roma per la cifra di 1,5 milioni di euro. L’anno dopo segna al preliminare di Champions League e gioca 36 partite in campionato.
La discesa tra l’infortunio e il Calcioscommesse
Qui inizia la sua rapida discesa, dal punto più alto in picchiata verso il baratro prima dell’infortunio poi del Calcioscommesse. Infatti girato al Torino in prestito dalla Roma si rompe il crociato rientrando praticamente a fine campionato. Poi l’anno successivo la società giallorossa decide di metterlo fuori rosa a seguito dello scandalo del calcioscommesse.
Nel 2012 infatti, viene coinvolto nell’inchiesta per tentato illecito sportivo insieme all’ex compagno del Bari Andrea Masiello. La partita in oggetto è Bari-Sampdoria (0-1) della stagione 2010-2011. E’ accusato di aver invitato il difensore del Bari a perdere volontariamente la partita per agevolare la salvezza della Samp.
Il 26 luglio del 2012, viene deferito dal procuratore federale Stefano Palazzi per illecito sportivo e condannato in primo e secondo grado con una squalifica di 3 anni. Nello stesso mese poi, insieme ad altri suoi ex compagni del Bari, si scopre iscritto nel registro degli indagati dalla Procura di Bari per frode sportiva. Secondo gli inquirenti avrebbe incassato 7000 euro per perdere la partita contro la Salernitana. Anche qui condannato a 3 anni e 6 mesi poi ridotti dal TNAS, nel 2014, a 1 anno e 1 mese.
Viene assolto infine, nel processo penale dal Tribunale di Bari perchè il fatto non sussiste; il suo ritorno sui campi però dipende dalla revisione del caso da parte della giustizia sportiva. Il 5 gennaio 2016 il presidente della FIGC Carlo Tavecchio gli concede la grazia.
La rivincita tra Serie C e D
Dopo il suo ritorno fa una prima esperienza a Perugia, trasferendosi poi a Siena, in Serie C. A seguito del fallimento del club toscano, nel 2020 inizia la parentesi in Serie D di Guberti. Torna dove tutto è iniziato, in Sardegna. Stavolta al Latte Dolce Sassari. In Serie D è un giocatore di assoluto rilievo ma in 15 partite non riesce ad incidere come ci si potrebbe aspettare da un giocatore con il suo palmares.
Lascia di nuovo la Sardegna per tornare ancora a Siena, sempre in Serie D. Qui allenato da uno che è stato più volte suo avversario, Alberto Gilardino, vince facilmente il campionato segnando anche 4 gol. Ora con la sua Siena gioca ancora in Lega Pro. L’ottovolante della carriera di Guberti non sembra, per ora, volersi fermare.
A cura di Edoardo Gregori