Lo Stresa di un figlio d’arte rinvia la festa promozione in Serie D
Lo Stresa è ad un passo dalla Serie D. La squadra di Giorgio Rotolo, che guida la vetta del Girone A di Eccellenza Piemonte, nell’ultimo turno contro l’Oleggio ha perso l’opportunità di vincere il campionato con 4 turni d’anticipo. Tutti si aspettavano la festa dei biancoblu, invece bisogna aspettare almeno un’altra settimana.
Dalle macerie della D alla vetta in Eccellenza: lo Stresa sogna il grande ritorno
20 vittorie, 6 pareggi e 3 sconfitte. Questo il bottino dello Stresa, che con 66 punti in classifica ha conquistato la vetta realizzando 63 gol e subendone 29. La Biellese, che nel frattempo ha vinto a Venaria, con una gara in meno dista 10 lunghezze. Gli uomini di Rotolo non perdevano da 15 turni e devono così attendere domenica, quando andranno in trasferta a Verbania. La società di Marco Pozzo manca in Serie D dalla stagione 2018/19, quando gli uomini di Diego Mora si classificano al penultimo posto del Girone A con 26 punti e retrocedono in Eccellenza. Poi la rinascita e la voglia di costruire una squadra competitiva per risalire immediatamente nella massima serie dilettantistica. Per fare ciò prima viene chiamato Antonio Talarico, poi Roberto Frino ma la squadra prima dell’arrivo della pandemia non riesce ad andare oltre la zona playout.
L’arrivo di Rotolo e i gol di Zenga e Secci: tutti vogliono una grande festa
Nel giugno 2020 l’arrivo di Giorgio Rotolo porta entusiasmo. Nella scorsa stagione nelle uniche 7 partite disputate il secondo posto, poi il nuovo stop dovuto alla pandemia. Lo Stresa riparte dal figlio d’arte Jacopo Zenga, primogenito di Walter, che con la sua esperienza trascina la squadra verso quella Serie D che manca da troppo tempo. Nelle prime giornate al BorgoVercelli, Zenga torna ad ottobre e mette a segno 10 centri. Ma nella rosa biancoblu c’è chi ha fatto ancora meglio. Edoardo Secci, capocannoniere della squadra, è a quota 23 reti e non ha intenzione di fermarsi.
La voglia di far festa è tanta, soprattutto per lo stesso allenatore biancoblu, che da diverso tempo lotta contro un problema di salute che lo ha costretto più volte ad allontanarsi dalla panchina. “Come regalo? So io cosa vorrei, ma purtroppo non posso far altro che proseguire nel mio percorso” rispondeva ai microfoni della Stampa nel giorno della sua trecentesima panchina in carriera. “L’obiettivo è fare un grande campionato” la sua frase conclusiva. E chissà che questo regalo non possa già arrivare domenica nel pomeriggio di Verbania. Tutti, a Stresa, vogliono una grande festa.
A cura di Simone Schillaci