Se cercate un modo di fare calcio differente dagli altri è bene seguire il modello Sudtirol. Stadio che non supera i 6mila posti, valore della rosa intorno ai 16 milioni, assetto amministrativo simile a una public company e società strutturata in maniera atipica per gli standard del calcio italiano. Il 90% delle quote è suddiviso, infatti, tra una trentina di soci e il residuo 10% è detenuto dall‘AFC Südtirol-FCD Alto Adige, associazione sportiva dilettantistica composta dalle squadre giovanili non agonistiche che elegge un membro nel consiglio d’amministrazione e che, essendo aperta alle affiliazioni di comuni cittadini, costituisce un esempio di azionariato popolare.
Il Sudtirol, inoltre, va a privilegiare gli investitori del territorio altoatesino, e ha stanziato un tetto massimo agli stipendi dei calciatori che non va oltre i 6 milioni di euro. Il 30% del budget societario annuale va interamente alla gestione del settore giovanile.
Cosa lega il Sudtirol ai Dilettanti? In rosa sono presenti ben 9 calciatori che nel corso della loro carriera hanno calpestato i numerosi manti erbosi di Serie D ed Eccellenza. Il capitano Fabian Tait ha indossato le maglie di Salorno (Eccellenza), Mezzocorona e Marano (D). Il portiere Poluzzi con Crevalcore, Carpi, Giacomese ed Este. Giovanni Zaro e Mirko Carretta hanno vinto un campionato rispettivamente con Pro Patria e Matera, Nicholas Siega nel Vigevano (D), Alessandro Celli nel Lupa Frascati in Eccellenza e successivamente in Serie D nella Lupa Roma. Simone Davì ex Virtus Bolzano, Filippo De Col a Legnago e l’attaccante Raphael Odogwu passato per Virtus Verona, Altovicentino e Arzignano.
Chissà, magari dopo una stagione così coroneranno un altro grande sogno, ossia quello di giocare in Serie A e di vivere le atmosfere delle grandi occasioni.
Come se non bastasse, anche Pierpaolo Bisoli ha avuto un passato nei Dilettanti. Dal 1981 al 1983, ha dato il via alla sua carriera da calciatore con la maglia del Porretta, squadra di Prima Categoria emiliana.
Risultati? Nel primo e storico anno in Serie B, il Sudtirol è arrivato in semifinale playoff al termine di un percorso eccezionale contro ogni pronostico. Chi avrebbe mai scommesso un centesimo su un piazzamento ai playoff e sul fatto che a una manciata di giornate dalla fine era al terzo posto in classifica?
La squadra si è arresa solamente di fronte a una corazzata come il Bari, ma nella prossima stagione potrà continuare a scrivere questo meraviglioso libro basato sulle favole, quelle che si realizzano con lavoro, impegno e passione.