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Taranto escluso dalla C: ecco come e da dove può ripartire

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Ora che l’esclusione è cosa fatta, da dove ripartirà il Taranto?

In tanti in queste ore si chiedono dove, e come, potrebbe ripartire il calcio a Taranto e Torre del Greco. Per i pugliesi è arrivata, nella giornata di oggi, 7 marzo, l’ufficialità dell’esclusione dal campionato di Serie C, per la Turris invece si dovrà attendere l’udienza del 12 marzo, un finale amaro per due club devastati da crisi societarie e inadempimenti amministrativi. Entrambe le società sono state deferite dopo la chiusura indagini della Covisoc per non aver rispettato le scadenze federali dello scorso 17 febbraio. Circostanza che si era verificata anche in occasione della precedente scadenza, quella del 16 febbraio 2024. In questo caso il regolamento parla chiaro: nel caso in cui un club dovesse saltare due ‘termini’ (perentori) consecutivi viene escluso dal campionato.

A questo punto le due città potrebbero ripartire, con una nuova società, dal torneo di Eccellenza, ricorrendo all’articolo 52 comma 10 delle Noif. Il testo della norma è stato modificato recentemente. Fino allo scorso anno, infatti, consentiva alle città escluse da un torneo professionistico di ripartire dalla Serie D, come accaduto a Bari, Palermo, Parma e Venezia per fare qualche esempio. Adesso, invece, consente l’iscrizione, sempre in sovrannumero, in un campionato di almeno due categorie inferiori.

Nello specifico, il sindaco di Taranto dovrà aprire un bando pubblico e raccogliere delle proposte tramite manifestazioni d’interesse. Tra queste, dovrà (in passato alcune amministrazioni hanno nominato apposite commissioni) l’offerta ritenuta più vantaggiosa e più affidabile. Lo stesso toccherebbe al sindaco di Torre del Greco, qualora l’esclusione toccasse anche alla Turris.

A questo punto l’intero incartamento, con la manifestazione d’interesse che si è aggiudicata il bando, sarà portato in FIGC assieme ad un assegno circolare di 100 mila euro (un fondo perduto previsto per l’iscrizione in sovrannumero). La valutazione della documentazione e la ratifica dell’iscrizione spetterà al Presidente della Federcalcio e al Presidente della Lega Nazionale Dilettanti.

È importante sottolineare che nessun rappresentante, dirigente o socio della vecchia società potrà far parte del nuovo soggetto calcistico. L’articolo 52 comma 10 è stato istituito affinché le città vittime di casi come quelli di Taranto e Turris non restino senza calcio.