Le parole dei dirigenti del Teramo in conferenza stampa
Siamo solo a maggio, ma la stagione sportiva 2024/25 del Città di Teramo può già considerarsi iniziata. Dopo la promozione dal campionato di Eccellenza, i biancorossi punteranno a fare bene anche in Serie D, categoria che gli abruzzesi torneranno a conoscere dopo 12 anni.
È andata in scena oggi, tra le mura della sede sociale, una conferenza stampa che può considerarsi da un lato conclusiva dell’ultima annata e dall’altro inaugurale della prossima.
Oltre al presidente Filippo Di Antonio, presenti anche il ds Paolo D’Ercole, il dg Antonio Paoluzzi e l’allenatore Marco Pomante.
Tutti hanno risposto alle domande dei giornalisti presenti e tra i tantissimi temi trattati, i più discussi sono stati ovviamente quelli relativi allo Stadio Gaetano Bonolis. Di seguito le dichiarazioni più rilevanti della giornata, riprese dai canali ufficiali del Città di Teramo.
Il primo a prendere la parola è stato il patron Di Antonio, che ha voluto fare un bilancio del primo anno in biancorosso: “A un anno di distanza dal mio insediamento posso dire che abbiamo fatto importanti passi in avanti. Abbiamo investito e continueremo ad investire sul settore giovanile e abbiamo allestito una squadra fantastica, che ha raggiunto record che consideravamo impensabili”. Poi sullo Stadio Gaetano Bonolis ha aggiunto: “Sarà importante capire se dovremo interfacciarci con il gestore o con il comune di Teramo. Dall’utilizzo del Bonolis passano tantissime cose, dal budget fino al settore giovanile, ma abbiamo deciso di fidarci del sindaco D’Alberto. Lui ci assicura il fatto che l’anno prossimo lo stadio sarà sotto la gestione del comune e sappiamo che dal primo luglio sarà messo a nostra disposizione“.
Il presidente del Teramo ha poi proseguito: “Stiamo pianificando la stagione e contrattando con gli sponsor sulla base di questa premesse, come se il passaggio di consegne tra l’attuale gestore e il comune fosse già stato fatto. Quello che ci dice il sindaco è che il Bonolis sarà a nostra disposizione per la prossima stagione. Naturalmente noi non abbiamo certezze assolute, ma ci dobbiamo fidare dell’autorevole voce del primo cittadino, che anche ieri sera mi ha assicurato che non ci saranno problemi per la concessione dello stadio alla società”.
Il presidente è stato molto diretto anche sul futuro, dichiarando: “Il Teramo non si può nascondere, è vero che torna in questa categoria dopo 12 anni, ma è anche vero che nel frattempo è stato in Serie C. Vogliamo fare bene, anche se il nostro budget non sarà lo stesso di alcune società blasonate che hanno fatto la Serie D più volte negli scorsi anni. Siamo una società seria e ambiziosa, possiamo contare su un gruppo di veri e propri professionisti, credo che questo possa essere il valore aggiunto per disputare un ottimo campionato. Siamo alla ricerca di nuovi soci e speriamo di ampliare la proprietà. Campitelli (dal 2008 al 2019 presidente del Teramo Calcio ndr.)? Non ho ricevuto nessuna telefonata, ma mi risulta che sia ancora il vicepresidente del Pineto”.
Del futuro, questa volta quello della rosa, ha parlato anche il direttore sportivo Paolo D’Ercole: “Vogliamo riconfermare alcuni giocatori, poi ovviamente i matrimoni si fanno in due e le volontà devono esserci anche da parte loro. Continueremo dove possibile nel rafforzare la base di teramanità presente in rosa. Oggi parlare di mercato è quasi inutile, è un momento di attesa. Stiamo facendo le nostre valutazioni, non dobbiamo avere fretta. Stiamo valutando 200/300 giocatori, ma prima partiremo dalle riconferme. Vogliamo tenere solo chi ha veramente voglia di rimanere a Teramo. Non faccio nomi, ma alcuni li potete immaginare”.
Sulle date e il luogo dell’inizio ufficiale della prossima stagione ha fatto luce Marco Pomante: “La preparazione partirà intorno al 18 luglio, per ora a Teramo. Ho riportato questa squadra in una categoria nazionale? Non l’ho fatto io da solo, lo abbiamo fatto tutti, dallo staff alla società. La passata stagione è stata bellissima, ma io guardo al futuro. Ci aspetterà un campionato difficilissimo, ma dovremo onorare al massimo questa importantissima maglia. Per noi è un onore rappresentare questi colori”.
Spazio, infine, anche per il cambio nominativo della società, tema trattato dal direttore generale Paoluzzi: “Cambieremo nominazione, ma sarà difficile tornare a chiamarci ‘Teramo Calcio’ già il prossimo anno. Per queste cose servono tempi un po’ lunghi”.
A cura di Tommaso Di Giammartino