Nicola Terranova: l’artefice del successo Akragas
L’Akragas ritorna in Serie D dopo diversi anni. Tra gli artefici del ritorno del club siciliano c’è sicuramente l’allenatore Nicola Terranova. Con lui in panchina la squadra in una stagione e mezza (2021/22 dodici partite e 2022/23 trenta) ha centrato centodue punti in quarantadue gare: nel dettaglio trentuno vittorie, nove pareggi e due sconfitte pari ad una media punti di 2.42. La squadra sotto la sua gestione tecnica ha realizzato settantasette reti subendone dodici (0.28 a partita).
Gli inizi di Terranova
Terranova debutta sulla panchina dell’Akragas al posto di Anastasi durante la scorsa stagione. La legge del calcio vuole che al cambio di un allenatore coincida una vittoria ma la regola, non scritta, viene smentita: l’Akragas pareggia in casa 1-1 con il fanalino di coda Marsala. La squadra esce tra i fischi del pubblico ed è distante ben dieci punti dal Canicattì capolista. Il torneo sembra ormai segnato negativamente ma la domenica successiva, a Mazara, citta natale del nuovo allenatore, la formazione biancazzurra si impone grazie alle marcature di Pavisich e Finessi. E’ l’inizio di una cavalcata che culminerà con la finale nazionale play off persa a Martina Franca. Terranova su dodici partite centra nove vittorie e tre pareggi e nessuna sconfitta; la squadra subisce solo tre reti e ne mette a segno venti con una media realizzativa di 1.66 rete a partita.
La stagione dell’Akragas
Legittima la riconferma dopo aver sfiorato la D. Promozione che centra a distanza di nove mesi con settantadue punti, uno in più del Canicattì vincitore lo scorso anno. E con i biancorossi la sua squadra ha lo stesso numero di vittoria (ventidue) ma una sconfitta in meno; i numeri dicono anche che in questa stagione la media realizzativa è stata pari a 1.96 ma il dato che più sorprende è la difesa: la squadra subisce nove reti che tradotto vuol dire lo 0.3 a partita. Ciò significa che ha lavorato tantissimo sulla presa di posizione come tattica individuale (capacità di orientamento e capacità intuitive), sul marcamento (sia a uomo che a zona o misto), sull’intercettamento e anticipo e sul contrasto indiretto cioè nel mettere nella cosiddetta “zona d’ombra” l’avversario.
Una difesa con il vizio del gol
Il dato numerico che più sorprende del reparto arretrato è il numero di reti messe a segno; ben quattordici su cinquantanove (quasi un quarto) con Barrera autore di sei reti e a seguire Neri con tre, Baio e Cipolla con due e con una marcatura Noto. La difesa non ha mai subito oltre due reti di scarto e nel computo di questa stagione (reti subite) va ricordato che due sono state messe a segno su rigore e che il portiere Elezay è rimasto imbattuto per 465 minuti. Un altro dato. Terranova ha perso in campionato solo due partite su quarantadue: nessun allenatore biancazzurro, in Eccellenza, ha fatto meglio di lui.