Dal ritiro con Barella al Foligno. Tetteh: “Sogno la serie A”
In un romanzo del 2012 ‘Il manoscritto ritrovato ad Accra’ di Paulo Coelho, vi è un passaggio significativo. Nella vita e nello sport. ‘Non sei sconfitto quando perdi, ma quando desisti’.
Una sorta di mantra che sembra aver stregato anche un giovanissimo calciatore del Foligno, Joseph Tetteh.
Classe 1999, centrocampista, una forza della natura. Una bomba ad orologeria per muscoli ed intelligenza tattica.
Lui che nel suo passato recente ha visto anche San Siro ma come panchina durante Inter Cagliari. Sulla sponda di Casteddu.
Una storia unica e particolare di un giovanissimo che dalla serie A adesso si trova in D. Ma che, caparbiamente, spera molto presto di poter riabbracciare.
Tornare presto in serie A, magari proprio allo stesso Cagliari. Adesso però il suo presente si chiama Foligno.
Occorre riavvolgere il nastro e andare lontano, scendere di centinaia di chilometri e partire dall’inizio.
Accra si trova in Ghana, una delle città più importanti del territorio. Il calcio riveste una grande passione. Qui i più conosciuti portano i nomi di Michael Essien e Stephan Appiah, giocatori che hanno lasciato un segno anche in serie A. Proprio Appiah è uno dei calciatori di riferimento per Tetteh.
Dal Ghana all’Italia con il sogno di diventare un professionista
E’ arrivato in Italia giovanissimo con una sola idea in testa: diventare un calciatore professionista.
Una telefonata, un sogno e poi cominciano i provini: Genova, Sampdoria e il salto infine in una delle isole più belle del Mediterraneo.
Uno sguardo teso al rettangolo verde e alla bandiera che sventola, cullata dal vento sul mare cristallino della Sardegna.
L’Olbia Calcio decide di puntare forte su di lui nel 2016 in Lega Pro.
Una annata importante perchè l’anno successivo il club di Giulini lo rileva e lo porta direttamente nella Primavera del Cagliari. Il trasferimento non arrivò nel 2015 per alcuni problemi burocratici ma Tetteh venne preso subito in prova nel Cagliari, sotto la guida di Massimo Rastelli. Il resto, come detto, è già storia, con il Casteddu.
Diventa un punto fermo della primavera di mister Canzi, dove disputa un ottimo campionato con 22 presenze e 2 gol. I tifosi sembrano impazziti e lo aspettano fuori dagli allenamenti per rivolgergli un simpatico coro.
A San Siro contro l’Inter in panchina nel 2018. Un esordio sfumato
Sembra l’inizio di un nuovo capitolo nella vita di Tetteh, il quale attira anche l’interesse della prima squadra di mister Diego Lopez. Figurò infatti fra i panchinari a San Siro contro l’Inter il 17 aprile 2018, nella pesante sconfitta della squadra sarda.
L’esordio in serie A non arrivò ma Joseph ricorda quei momenti straordinari. “Fu un momento bellissimo della mia vita. Ricordo ancora bene l’affetto dei tifosi e il legame che si creò con Padoin, Pisacane e Barella” spiega Tetteh.
Con lui in quella Primavera vi sono giocatori che hanno fatto poi strada nel nostro campionato e all’estero: Mattia Pitzalis, gioca nel Legnago in Lega Pro, Matias Antonini Lui nel Ravenna in serie D, Riccardo Daga, portiere della Viterbese in serie C e Andrea Cadili, attualmente all’Acireale.
Dopo l’esperienza con il Cagliari Tetteh è nuovamente tornato in Lega Pro con la maglia dell’Olbia, salutando definitivamente però la proprietà del Casteddu. Una stagione a metà perchè a gennaio il salto in Toscana con il San Donato Tavarnelle in serie D. Disputa una ottima seconda parte di stagione con 14 presenze e 2 gol.
Poi la stagione successiva non riesce a ripetersi e finisce al Carbonia in serie D: 21 presenze e 1 assist.
Un ritorno nuovamente in terra sarda.
Abbiamo intercettato telefonicamente Tetteh a pranzo, nella cornice bellissima dell’Umbria, a Spello. Luogo magico, non molto distante da Assisi dove ha pranzato in attesa del primo allenamento agli ordini del nuovo mister, Simone Marmorini, il quale è subentrato al posto di Francesco Monaco.
“Voglio la serie A. Darò tutto me stesso per raggiungere questo obiettivo”
Poi l’arrivo della pandemia covid 19, il calcio che si ferma e un infortunio, prima di prendersi questo maledetto virus. Il suo arrivo a Foligno è datato 8 agosto per la firma sul contratto ma poi è arrivato il covid a bloccare la sua preparazione ed integrazione con la squadra. Ad oggi 2 presenze con i falchi: “Voglio dare una mano a questa squadra che non merita la posizione di classifica che ha. Speriamo di far bene”.
Tetteh non si nasconde, vuole tornare a respirare il calcio che conta, quello di serie A. “Il calcio è la mia vita e voglio riuscire a calcare i palcoscenici che contano. Darò tutto me stesso in questo percorso ma adesso la mia avventura e la mia testa sono a Foligno”.
Intanto a casa, in Ghana, c’è un fratello che lo aspetta. Classe 1998, centrocampista. Anche lui sogna di diventare un giocatore di caratura internazionale ma Tetteh ci scherza su: “Non deve venire in Italia, qui c’è già qualcuno di familiare che punta al grande salto”
A cura di Giacomo Bertelli